Corriere della Sera, 7 giugno 2018
Le battaglie di Barbara D’Urso, il ministro e il popolo del web
Conta più un programma televisivo di successo o un ministero? Vincerà Barbara D’Urso o Lorenzo Fontana? Com’è noto, il neoministro Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, ha espresso in un’intervista la sua opinione sugli omosessuali. La sua risposta: «Ho tanti amici omosessuali. Del resto ho vissuto a Bruxelles tanti anni, dove ci sono anche nelle istituzioni». Secondo il neoeletto, però, le famiglie arcobaleno «per la legge non esistono».
Al termine della puntata finale del «Grande Fratello», Barbara D’Urso, da sempre attiva nelle battaglie per i diritti LGBT, ha tuonato contro Fontana. «La famiglia è quel posto in cui c’è amore. La famiglia, caro ministro, è qualunque tipo di amore». L’occasione dell’attacco della D’Urso è stato un bacio appassionato tra Veronica Satti (figlia di Bobby Solo) e la sua fidanzata Valentina, primo bacio gay in diretta nello studio del «Grande Fratello». Sul web sono apparsi molti commenti randellatori contro gli omosessuali e a favore del ministro, ma bastano per fermare l’onda potente della tv generalista?
Normalmente, queste battaglie si svolgono tra la cosiddetta «élite» illuminata e il «popolo» (o chi dice di rappresentarlo), ma qui siamo di fronte all’altra faccia dell’élitarismo. In questo momento, «GF» è la trasmissione più trash e popolare che esista, considerata volgare, molto criticata ma molto seguita. Lo scontro, dunque, sarebbe tra la «gente» («la mia gente», «il mio pubblico») e il «popolo». Il mondo dello spettacolo è estremamente sensibile ai problemi dei diritti civili, non so davvero come il ministro Fontana possa mettersi contro Barbara D’Urso o Maria De Filippi o altri conduttori dello star system televisivo.
Per me, tuttavia, la battaglia più interessante è ancora quella tra tv generalista e web, tra pubblico e popolo, tra il carisma televisivo e quello istituzionale.