il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2018
I giapponesi sanno come invecchiare bene
Vino, cioccolata e amore. Per Tsuneko Sasamoto, prima fotoreporter giapponese, questi sono i fattori della sua lunga vita: 103 anni. Riflessioni e istruzioni per l’uso di una lunga vita raccolti ne Il segreto della longevità – il metodo giapponese per vivere 100 anni scritto da Junko Takahashi, edito in Italia per DeAgostini. Alcuni punti fermi: mangiare poco, fare esercizio fisico, tenere il cervello attivo, seguire i propri desideri, passioni e soprattutto coltivare la gentilezza. La genesi del libro raccontata direttamente dall’autrice: “Ero in un periodo annoiato della mia vita professionale. Sembrerà strano ma ho riscoperto il piacere della sorpresa iniziando il mio viaggio personale tra alcuni dei grandi vecchi del mondo”. Nulla a che vedere con i burberi “struldbrugs” in cui Gulliver si imbatte nei suoi viaggi: i personaggi imprigionati nella loro vita eterna. Gli uomini e le donne che incontra Takahashi sono, tutt’al più, un po’ stravaganti nelle loro abitudini quotidiane. Altre indicazioni: masticare bene, non riempire mai del tutto lo stomaco, essere ottimisti e lasciare che le cose seguano il loro corso, tenere la mente aperta ed essere onesti rispetto ai propri desideri, fare movimento, avere cura della propria persona, conservare la voglia di conoscere e cercare informazioni, non arrendersi mai, ringraziare, sognare il passato, il presente e il futuro. Il libro di Takahashi, già tradotto in sei lingue, racconta la vita di 26 persone al di sopra dei 96 anni, tredici delle quali ultracentenarie. “Da loro ho imparato che non è mai troppo tardi per nulla” spiega l’autrice “niente accomuna queste persone ad eccezione dell’età”. Per due anni la giornalista, coadiuvata da un gerontologo, si è immersa nella realtà di persone la cui esistenza si è dipanata fra l’antica mentalità di una civiltà fondata sul feudalesimo e la guerra mondiale; confrontandosi oggi con un mondo in cui sono i robot a occuparsi degli anziani. E se per vivere bisogna mangiare, un italiano consuma in media 3.539 chilocalorie al giorno, un americano 3.639 e un giapponese 2.719, ma Shigeaki Hinohara, medico ultracentenario le ha ridotte a 1.300. Come? Comincia la giornata solo bevendo liquidi e un cucchiaio di olio extra vergine di oliva che copre il fabbisogno giornaliero di lipidi, a pranzo prende una tazza di latte con 2 biscotti assicurando che quando è concentrato sul lavoro non sente la fame e per cena mangia riso con carne e pesce accompagnati da verdure. Infine: la curiosità è il modo migliore per trovare strade nuove.