il Giornale, 6 giugno 2018
L’assurda razionalità dell’esistenza di Dio
Dio esiste? Mentre si fa un governo dell’assurdo tornano alla mente le parole credo quia absurdum di Tertulliano, apologeta cristiano che non è considerato padre della chiesa, forse per troppo acuta intelligenza. Infatti Dio non si può intelligere e non si può dimostrare. Si sente e, per chi lo sente, c’è. Una certezza, invece, è l’esistenza della Chiesa, nella quale non si può non credere. È (oltre che dalle vestigia della grandiosa eredità artistica, letteraria, architettonica, musicale) costituita ancora oggi da uomini straordinari e visionari, e spesso anche, nonostante la loro fede nell’assurdo, razionali. Ho avuto il privilegio di conoscere molti valorosi sacerdoti, e anche la parte generalmente più sofisticata di loro, che è rappresentata dai vescovi. E ogni volta stupisco, prima che della loro umanità, della loro dottrina, e spesso anche capacità politica. Ne ho avuto la conferma incontrando il vescovo di Civita Castellana Romano Rossi, un uomo dotto e saggio che guida non solo la Chiesa intesa come ecclesia, la comunità dei fedeli, ma anche il vivere civile. A lui, attraverso un accordo con la Regione Lazio, si deve il recupero del meraviglioso Palazzo Doebbing, sede vescovile di Sutri, che sarà, tra mostre e opere del territorio diocesano, il più bel museo della Tuscia. Grande lettore di teologia e di varia umanità, immerso in una biblioteca sconfinata, monsignor Rossi «con dottrina e con volere insieme, / con l’ufficio apostolico si mosse/ quasi torrente che alta vena preme», come dice Dante di San Domenico, con parole che anche a lui convengono.