Il Messaggero, 6 giugno 2018
Da Marchesini a Bartali, le scuole romane cambiano nome
L’attrice Anna Marchesini, il linguista Tullio De Mauro, il campione Gino Bartali, il cantante Giorgio Gaber. Nomi indimenticabili per mamme e papà. Chi tra loro non si è divertito con gli sketch della sessuologa Merope Generosa o della signorina Carlo, chi non è stato conquistato dal mito del ciclista, non ha canticchiato Shampoo o letto qualche appassionata invettiva del professore contro chi maltratta l’italiano. Per bambini e ragazzini sono perfetti sconosciuti, non sanno chi sono e questi cognomi facile che non li abbiano mai sentiti. Dovranno impararlo e prendere confidenza con questi personaggi, almeno dovranno farlo gli alunni delle scuole che hanno appena cambiato nome o stanno per farlo (o anche intitolato teatri e biblioteche) ispirandosi alla cultura, allo spettacolo o allo sport.
La giunta capitolina ha detto sì negli ultimi mesi alle richieste di diversi istituti. Dopo la delibera del consiglio di istituto che spiega le ragioni della nuova scelta, l’Ufficio scolastico acquisisce i pareri della giunta comunale e del prefetto. Se tutti sono d’accordo, l’Ufficio scolastico regionale emana il decreto inviandolo alla scuola e al ministero. Più snella la procedura se si intitola un istituto a chi è morto più di dieci anni fa. Se si vuole prendere il nome di personalità scomparse di recente, come in questi casi, c’è qualche passaggio in più. Alcune scuole hanno già concluso l’iter ed esibiscono i nuovi nomi, altre sono in attesa di farlo.
L’istituto comprensivo Uruguay, a Settebagni, cambia tre nomi. La scuola dell’infanzia di via Serassi si chiama già Anna Marchesini, l’irresistibile attrice e imitatrice. La scuola primaria, sempre nella stessa strada, è intitolata a Lea Garofalo, vittima della ndrangheta che ebbe il coraggio di testimoniare sulle faide tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno. E infine il plesso della scuola secondaria di primo grado, in via di Settebagni, ricorda il ciclista rivale di Coppi, Gino Bartali.
Domani all’Istituto comprensivo di via Fernando Santi, a Colli Aniene, si terrà la cerimonia per il cambio di nome. D’ora in in poi si chiamerà istituto Tullio De Mauro, in ricordo del celebre docente universitario che ha introdotto in Italia gli studi di linguistica e che è stato anche ministro dell’Istruzione. «Quando un popolo ha perduto patria e libertà e va disperso nel mondo – è questa la motivazione – la lingua gli tiene luogo di patria e di tutto».
L’istituto Carlo Levi, a Fidene, dedica il teatro di Monte San Giusto al Signor G, il cantante e attore Giorgio Gaber. Definito in tutto i modi possibile, «anarchico» o «filosofo ignorante», e mai rimasto incastrato in alcuna definizione.
La scuola elementare e media di via Cutigliano, alla Magliana, si chiamerà istituto comprensivo Sandro Onofri, in memoria dell’insegnante, giornalista, poeta e scrittore. Lui, nato in quel quartiere, era convinto che «stare dentro la scuola è uno dei modi più essenziali e autentici di essere intellettuale e curarsi del futuro».
Sempre la figura di un maestro vogliono ricordare insegnanti e dirigente dell’istituto comprensivo di via Aretusa, alla Rustica. É stato chiesto di intitolarlo a Michele Fioravanti, maestro pioniere dell’insegnamento in questa borgata dove è stato in cattedra per ben 25 anni. Il maestro Fioravanti insegnava a leggere e a scrivere ma si occupava anche dei bambini che più avevano bisogno.
L’ex istituto comprensivo di via Ferraironi, a Centocelle, ha già cambiato nome. Adesso ricorsa Simonetta Salacone, indimenticabile docente prima e dirigente poi. La scuola di via Cortina, al Collatino, intitolerà la biblioteca a un piccolo alunno morto troppo presto, Alessandro Cieri che amava le favole. La sua è volata via veloce.