la Repubblica, 5 giugno 2018
Il coming out di lotta della super manager spiazza il Giappone
Kazuyo Katsuma è abituata a essere un esempio. Donna in carriera, in un Paese in cui la maggior parte delle donne resta imprigionata nella vita domestica, si è guadagnata una schiera di seguaci raccontando in rete come tre figli possano andare d’accordo con il successo.
Arrivata a 49 anni però si è scelta un tabù che in Giappone è altrettanto o forse anche più difficile da combattere: le unioni omosessuali. «Dopo che ho incontrato Hiroko il ghiaccio nel mio cuore si è sciolto», ha raccontato a BuzzFeed rivelando la sua relazione, con tanto di convivenza e relativo selfie domestico, con Hiroko Masuhara, nota attivista per i diritti Lgbt. Un coming out in piena regola, in un Paese che ancora poco è abituato.
«Ho visto una opportunità per la società di cambiare», ha detto la manager, e secondo molti attivisti (e non) potrebbe essere il momento giusto per il Giappone. Con molta lentezza nella cultura patriarcale del Paese il riconoscimento del legame tra le coppie omosessuali si sta facendo strada. Il matrimonio continua per legge a essere rigorosamente tra uomo e donna, ma piano piano varie città, ad aprile Fukuoka è stata la settima, hanno introdotto certificati per sancire le relazioni tra gay o lesbiche, dando loro diritti più simili a una coppia eterosessuale. La prima unione formalizzata, nel 2015, è stata quella di Masuhara con la precedente partner e collega di battaglie arcobaleno Koyuki Higashi. Storia finita due anni dopo, ma a quanto pare senza strascichi rancorosi: l’ex compagna si è subito congratulata con Katsuma per il coming out, celebrando l’arrivo sulla scena delle prime “power lesbians” giapponesi. E almeno il potere di ispirare Katsuma lo ha di sicuro. Laureata in Finanza in due delle università più prestigiose del Paese, Keio e Waseda, ha lavorato come analista e poi come trader in società di primo piano, da McKinsey a JpMorgan. Nel frattempo sono arrivati tre figli da due matrimoni diversi, il primo a 21 anni. Da qui l’idea di trasformare la sua esperienza in un racconto, prima un club online per donne-lavoratricichiamato “Field of Mugi”, campo di orzo, e poi libri su come conciliare carriera e vita privata che hanno venduto milioni di copie. Letture così popolari che alle sue seguaci (oggi su Twitter sono quasi un milione) è stato dato perfino un nome, le “Katsumer”, candidata a parola dell’anno in Giappone nel 2009.Ma è quando ha letto la storia di Masuhara, di quella prima unione riconosciuta tra due donne, che Katsuma ha capito di aver soppresso metà degli istinti che provava fin da giovane. Così quando l’attivista si è separata ha deciso di dichiararsi, prima a lei e ora al mondo. Una scossa, senza dubbio, per l’opinione pubblica del Paese. Dove come in quasi tutto il mondo la maggioranza dei giovani è a favore dell’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso, mentre i più anziani restano contrari. Ma dove i capelli grigi sono in proporzione sempre di più, il cuore dell’elettorato. Non a caso il governo conservatore di Shinzo Abe ha sempre rifiutato l’ipotesi.
In Parlamento oggi c’è solo un politico che abbia fatto coming out, ancora una volta una lei, Kanako Otsuji, 43 anni.Intervistata da Bloomberg qualche mese non nascondeva il proprio pessimismo: per una legge sulle unioni omosessuali in Giappone ci vorranno almeno dieci anni.