ItaliaOggi, 1 giugno 2018
Diritto & Rovescio
Un famoso regista è stupito nel rilevare che le comunicazioni ufficiali del presidente della repubblica non sono assolutamente all’altezza di un paese moderno che è abituato, grazie alla tv, a spettacoli che obbediscono a straordinari criteri tecnici e comunicazionali. Il Quirinale non può quindi comportarsi con un look anni 50 quando, al massimo, comunicava con la sola voce, visto che allora c’era solo la radio. E per dimostrarmi la sua tesi, mi ha fatto vedere il video del presidente che si avvia verso il suo leggio, legge poche parole e poi se ne va. Ma per mettere in evidenza il linguaggio del corpo, ha tolto l’audio. Dal punto di vista visivo, Mattarella è accompagnato da uno stuolo di collaboratori che gli tolgono la scena. Poi se ne va preceduto (o accompagnato; o spinto) da questi ultimi che, dal modo con il quale si defilano, sembrano (sempre in base al solo linguaggio del corpo) aver fatto qualcosa di sconveniente dal quale defilarsi alla chetichella. Il consiglio del regista? Il presidente si presenti da solo al leggio o, al massimo, sia preceduto dai due ufficiali che, per definizione, non rubano lo schermo perché fanno da quinta.