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 2018  maggio 31 Giovedì calendario

Vasco oltre la musica. Laser e fuochi nelle notti allo stadio


La storia di Vasco ha avuto diversi cicli artistici. Quello a cui appartiene il doppio concerto allo stadio Olimpico, in programma domani e sabato sera, si può definire come il «dopo Modena Park». Al più grande raduno rock della musica italiana, il 1° e 2 giugno seguirà uno show che alcuni fan descrivono già come la scia di una «cometa» che ha battuto il primato del più alto numero di spettatori paganti.
Lo show
Quelli di Torino saranno concerti con nuovi arrangiamenti metal ed elettronici, luci ed effetti speciali che lasceranno il pubblico a bocca aperta, in cui Vasco ripercorrerà la sua carriera. Sarà uno spettacolo che rotolerà giù perfettamente per circa due ore e mezzo, con fuochi d’artificio e brani come «Cosa succede in città», «Fegato spappolato» e «Stupido hotel». Il palco ricorderà i grandi carriponte e container da trasporto. Un cantiere dove tutto è in continuo movimento, come lui. Ci saranno enormi blocchi di video con particolari automazioni in senso verticale e longitudinale, sopra a un palco di 70 metri. Il Blasco sarà l’artefice di un evento spettacolare, con 1000 luci, 50 sorgenti laser, 24 «punti fiamma», 80 tonnellate di zavorre per stabilizzare le strutture in ferro.
Per la prima tappa del suo nuovo tour, dopo quella «zero» di Lignano – e ancora una volta senza il bassista Claudio Golinelli – i fan arriveranno da tutto il mondo. I più lontani sono una coppia di australiani, seguiti da 5 persone provenienti dallo Swaziland, una piccola monarchia dell’Africa meridionale. La totalità degli stranieri nella doppia data torinese è di 2028 ingressi, su 80 mila posti complessivi. Ci sono due russi, quattro polacchi, un israeliano, sei americani. E ancora 1587 persone dalla Svizzera, 118 dal Belgio, 52 dalla Francia, 85 dalla Germania.
Tra gli italiani, la maggioranza sono piemontesi: 26.036, di cui 18.588 residenti nella città di Torino. Al secondo posto la Lombardia, con 24.139 partecipanti, seguita da Emilia Romagna, Liguria e Toscana. Quarantamila persone a sera che entreranno per la prima volta in uno stadio diviso da due file di transenne e senza l’area «pit».
Ieri sono state riaperte le vendite degli ultimi biglietti, e tra i fan è già cominciato un tam tam telefonico per scoprire gli spostamenti del Komandante in città, che di solito ama avere in camerino pistacchi e succo di frutta alla pera.
Il resort della star
Vasco dovrebbe arrivare tra stasera e domani mattina e pernottare a «Villa Matilde», a Romano Canavese. Un resort in cui il rocker di Zocca era già stato nel 2015, per immergersi con pochi componenti del suo staff in una dimora storica circondata dal verde. La maggior parte dello staff alloggerà invece all’Ac Hotel di Via Bisalta 11. E a pochi metri dall’albergo, in via Bizzozero 26, Salvatore Martorana, che è stato un collaboratore del sito ufficiale del Blasco, stasera alle 21 presenterà il suo libro «Così parlò Vasco Rossi». Insomma, la città è pronta ad accogliere il Komandante, dopo un mese di lavoro per modificare le norme di sicurezza dello show. Gli ambulanti domani saranno posizionanti in uno spazio distante 50 metri dalla recinzione, per garantire una migliore accessibilità, ed è possibile che i primi fan arrivino all’Olimpico già questa sera per posizionare le tende per primi.