Il Messaggero, 30 maggio 2018
Quando il sonno è killer
Due incidenti su dieci sono causati dalla sonnolenza alla guida. Dati alla mano, è dimostrato che l’improvviso addormentamento al volante è strettamente legato ad un disturbo: le apnee notturne. Che consiste nell’ostruzione, durante il riposo, delle vie aeree superiori. Un disturbo che si traduce in una riduzione o nell’arresto (temporaneo) del flusso di aria nei polmoni. Le apnee si manifestano quando alcuni muscoli della gola si rilassano e le vie respiratorie subiscono un restringimento. I sintomi più ricorrenti sono la bocca secca al risveglio, difficoltà di mantenere il sonno, eccessiva sonnolenza diurna, ipersonnia, mal di gola, risvegli improvvisi, mancanza di respiro, russamento.
L’INFIAMMAZIONE
A mettere in guardia, in vista dei viaggi estivi, sono gli ideatori e organizzatori della campagna che sta per prendere il via «Dormi meglio, Guida sveglio» promossa dall’ Aci, Automobile Club d’Italia e dalla Fisar Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (www.fisaronlus.org).
«Dai risultati di uno studio che abbiamo pubblicato sulla rivista Sleep è emerso che il 21,9 per cento degli incidenti stradali è in qualche modo causato dall’eccessiva sonnolenza», fa sapere Sergio Garbarino, docente al Dipartimento di Neuroscienze dell’università di Genova. In molti di questi casi potrebbe essere legato alle apnee ostruttive durante il sonno, le Osas. Chi ne soffre ha il doppio di probabilità di avere infortuni sul lavoro. E, spesso si tratta di incidenti alla guida di mezzi di mezzi di trasporto». Dodicimila i feriti per colpi di sonno e 250 decessi l’anno.
Parliamo di una malattia, cronica e infiammatoria, che si cura. «Abbiamo diverse opzioni terapeutiche per far stare meglio una persona. E farlo migliora la sicurezza stradale, ma anche la propria salute», sottolinea Aurelio Filippi Filippi, presidente di Aci Global. «Ci vorranno mesi o anni – aggiunge Stefano Nardini, presidente della Società Italiana di Penumologia – per aumentare la sensibilità della popolazione sul tema. Ma sarà anche un arco di tempo necessario per rendere le strutture sanitarie in grado di far fronte a tutte le persone che necessiterebbero controlli».
Da qui, l’appello degli esperti. «Iniziano ora gli esodi estivi dei fine settimana- commenta Fernando De Benedetto, direttore scientifico Fisar – Se sospettiamo di soffrirne, sfruttiamo questa occasione facendoci controllare per tempo». Sarebbero dodici milioni gli italiani a rischio ma l’80% di loro non ne è consapevole. Claudio Sanguinetti, presidente Fisar insiste sul versante medico: «Va ricordato che le apnee rappresentano uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari, che quadruplica la probabilità di ictus e raddoppia quella di ipertensione, diabete, aritmie».
LA DIAGNOSI
La campagna mira a migliorare la diagnosi e la cura dei moltissimi casi, ancora sommersi. Obiettivo del progetto è far sì che il rilascio-rinnovo della patente, che riguarda ogni anno 5 milioni di italiani, diventi un’occasione per un check-up del sonno.
Il progetto si svilupperà attraverso le oltre 1.500 delegazioni Aci, dove i cittadini saranno invitati a compilare un questionario per valutare il rischio e, in caso positivo, prenotare un esame. Ciò consentirà di accelerare i tempi per ottenere la patente, garantendo idoneità alla guida ma anche efficaci terapie. «Va inoltre ricordato che, per distrazione più di 500 persone muoiono l’anno sulle nostre strade: l’uso scorretto dello smartphone è il primo fattore di rischio, ma non vanno sottovalutati i disturbi che compromettono il riposo e pregiudicano l’attenzione», conclude Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI.