28 maggio 2018
APPUNTI PER GAZZETTA - DOPO IL CASINOROMA - Tornerà al Colle tra poche ore con in mano la lista dei ministri il professor Carlo Cottarelli che questa mattina ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’incarico di formare un governo neutrale allo scopo di tenere i conti in ordine
APPUNTI PER GAZZETTA - DOPO IL CASINO
ROMA - Tornerà al Colle tra poche ore con in mano la lista dei ministri il professor Carlo Cottarelli che questa mattina ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’incarico di formare un governo neutrale allo scopo di tenere i conti in ordine. "Andrò in Parlamento con un programma che presenti la legge di bilancio e porti il paese alle elezioni all’inizio del 2019 in caso di fiducia o dopo agosto in caso di sfiducia", afferma al termine del colloquio. "Presenterò in tempi molto stretti la lista dei ministri. Il governo sarà neutrale, assicurerà una gestione prudente dei conti pubblici e riterrà essenziale la partecipazione dell’Italia all’area euro. Mi impegno a non candidarmi e così anche i ministri", conclude.
L’ex commissario alla spending review è arrivato al Colle in taxi ed è entrato nel palazzo del Quirinale a piedi, portandosi dietro un trolley. Subito dopo il faccia a faccia al Colle, ha visto i presidenti delle Camere, Fico e Casellati. L’obiettivo è un governo snello, con pochi ministri e in tempi record. Senza consultazioni delle forze politiche. Puntando a presentare la lista già domani (subito dopo andrà a Palazzo Chigi per il passaggio di consegne con Gentiloni). E il voto sulla fiducia dovrebbe tenersi entro venerdì: prima cioè della festa della Repubblica. Governo, Cottarelli arriva a Roma: l’assedio dei cronisti Condividi
• LA SQUADRA DI GOVERNO
La lista dei ministri potrebbe essere pronta già domani. Tra i nomi in squadra ci sarebbero personaggi di peso come il giurista Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, Raffaele Cantone, attuale presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina.
Politica Governo, la squadra di Cottarelli: nel totoministri Severino, Cantone, Tronca e Pajno di LIANA MILELLA, MONICA RUBINO, CONCHITA SANNINO e GIOVANNA VITALE
• LE PAROLE DI MATTARELLA
Intanto, mentre i mercati sono in fibrillazione, dall’Ue arrivano i primi segnali di apprezzamento della mossa del capo dello Stato, che con il suo no a Paolo Savona all’Economia ha spinto Giuseppe Conte a rimettere l’incarico. "L’Ue ha fiducia nel presidente, grande interesse per l’Italia", afferma Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri. Sostegno anche dal presidente francese, Emmanuel Macron. Mattarella, in una nota diramata in occasione del 44/mo anniversario della strage di Piazza della Loggia, ribadisce: "Per sconfiggere chi intende seminare ancora intolleranza e paura, dobbiamo tenere alta la comune sensibilità democratica e restare fedeli ai principi che ispirano la nostra convivenza".
• FIRME E STRISCIONI IN SOSTEGNO DEL PRESIDENTE
Mentre i cinquestelle tuonano contro Mattarella chiedendo l’impeachment, il centralino del Quirinale è stato preso d’assalto mentre sui social impazzano gli hashtag #IoStoconMattarella, #GraziePresidente e #Cottarelli. Subito dopo la fine del discorso del capo dello Stato sono cominciate le telefonate al centralino del Colle, nella quasi totalità di sostegno al presidente e al suo operato. Oltre 4mila firme, inoltre, sono state raccolte finora dall’associazione no profit di mobilitazione online Progressi.org. E intanto sui social sale l’onda di indignazione per le minacce e gli auguri di morte indirizzati contro il presidente. Contro i quali Michele Anzaldi del Pd invoca l’intervento della polizia postale.ROMA - Prima l’incontro con Salvini. Poi una diretta su Facebook. Poi la comparsata a Pomeriggio 5 diretto da Barbara D’Urso. Dopo il fallimento del tentativo 5S-Lega per formare un nuovo governo, Luigi Di Maio torna all’attacco. Spostando lo scontro in aula: "E’ stato un atto ignobile non far partire il nostro governo. Adesso lavoriamo per far partire le commissioni parlamentari e iniziare a realizzare il contratto di governo dal Parlamento. Finché non si va al voto il Parlamento ha un’unica maggioranza, M5s-Lega, e un contratto di governo da realizzare". Insiste ancora negli attacchi al Capo dello Stato: "Faremo in modo che alle prossime elezioni non ci sia lo stesso presidente". E sulla richiesta di impeachment: "Aspetteremo ancora qualche giorno perchè un ulteriore elemento è che si manda alle Camere un governo che non ha la maggioranza. Una cosa assurda". Ancora: "Ci vorrebbe la messa in stato d’accusa per qualche consigliere di Mattarella". Governo, Di Maio: ’’Il 2 giugno manifestazione a Roma’’ Condividi Il governo Cottarelli e le elezioni. Per Di Maio "un governo presieduto da Cottarelli è un unicum nella storia del Paese". E la richiesta del capo politico dei 5 Stelle è per il voto "prima possibile: anche ad agosto". E sulle alleanze per le prossime elezioni Di Maio non si sbilancia ancora ma non esclude un patto con la Lega. Il capo politico dei 5 Stelle fornisce anche retroscena sugli incontri con Mattarella al Quirinale: "Avevo fatto arrivare nomi alternativi a Savona come Bagnai e Siri, entrambi della Lega, ma non andavano bene perchè avevano espresso posizioni critiche sull’Ue". Ma il Quirinale smentisce: "Non risponde a verità la circostanza, riferita dall’on. Luigi Di Maio a Pomeriggio 5, che al presidente della Repubblica siano stati fatti i nomi di Bagnai e Siri come ministri dell’Economia".
Le mobilitazioni. Di Maio lancia anche mobilitazioni per il 2 giugno, Festa della Repubblica. Dice durante la diretta Facebook: "Organizzeremo delle manifestazioni nelle principali città italiane, delle passeggiate, dei gesti simbolici, tutto ciò che è possibile fare pacificamente per affermare il nostro diritto a determinare il nostro futuro. Il 2 giugno, il giorno della festa della Repubblica, invito tutti a venire a Roma, dove faremo un grande evento. E’ importante farci sentire e farci vedere perchè già iniziano a circolare delle bugie". Come - nell’interpretazione del leader 5S - quella dello spresd: "Avete visto? Anche oggi lo spread sale: non dipendeva da noi".
Intanto in casa 5Stelle crescono le voci a favore di una alleanza con la Lega alle prosime elezioni, basata sul contatto di governo da poco siglato, mentre Beppe Grillo in un video su Facebook punta il dito contro i mercati: "La gente non parla, è avvilita. Perché c’è qualcuno che parla al posto di milioni di italiani: il mercato. Il mercato oggi è lo pseudonimo del capitalismo più avvilente e di predazione che abbiamo in Italia".Ma il giorno dopo la richiesta di impeachment nei confronti del capo dello Stato nel cuore del Movimeno si respira un clima di grande tensione. La scelta di non convince tutti, molti la considerano una fuga in avanti e altri invece sostiengono la linea oltranzista. Ci sono perplessità anche sull’ipotesi di scendere in piazza per protestare contro "il veto del Colle sul governo del cambiamento". Danilo Toninelli precisa: "Bisogna evitare manifestazioni non pacifiche". Grillo dopo lo stop di Mattarella: "Ho chiamato il mercato, è in analisi a Bruxelles" Condividi E torna a farsi sentire anche Alessandro Di Battista. Conferma la sua partenza per gli Usa ma assicura: "Tornerò appena ci sarà una data certa per le elezioni". Anche Luigi Di Maio è avvisato. La competizione con la premiership è appena iniziata.
RENZIROMA. Prove di tregua nel Partito democratico. L’emergenza istituzionale e politica spinge i leader dem a mostrarsi compatti. O almeno a mettere in campo degli sforzi. "Abbiamo davanti ore, giorni, mesi, molto difficili", dice Dario Franceschini. Adesso serve un Pd unito. Sono in gioco i valori della nostra democrazia e la difesa della Costituzione. Poi verrà il tempo del confronto interno ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile #Pdunito #iostoconMattarella". E Matteo Renzi sembra rispondergli: "Si andrà presto alle elezioni, frutto dell’incapacità di governare di Cinquestelle e Lega. Il Pd non litighi ma offra un’alternativa credibile". E poi, nella sua enews, lancia la sfida per le urne: "Sarà una battaglia incredibile tra chi vuole uscire dall’Europa e chi vuole un’Italia forte ma dentro l’Europa. Sarà una battaglia tra chi combatte sulla base di fake news e chi porterà numeri, fatti, argomenti". E poi ironizza: "Più che la Terza Repubblica sembra la Terza media".
Maurizio Martina intanto chiarisce che il Pd voterà la fiducia a Cottarelli. "Ora bisogna dare una mano al presidente Mattarella. Noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti". Martina attacca Salvini: "È inaccettabile lo slogan di chi starebbe dalla parte del popolo contro i palazzi. Salvini è il nemico del popolo. Hanno giocato sulla pelle del paese con una operazione per portare l’Italia fuori dall’Euro. Ha fatto bene il Presidente a difendere gli interessi nazionali rispetto a quelli di partito". Sempre sul fronte Pd, si prova a ricompattare il partito in vista delle scadenze elettorali e di una crisi che si fa sempre più drammatica:Di sicuro in campo, alle prossime politiche, ci sarà Carlo Calenda.
Le mobilitazioni. Poi l’attività sui territori: da domani il Pd sarà in tutto il Paese per una mobilitazione in difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione. Per i dem, Lega e 5Stelle: "Stanno alzando irresponsabilmente i toni e dividono il Paese. Il Pd attiva tutte le sue strutture territoriali e i suoi circoli con presidi aperti all’incontro con i cittadini giustamente preoccupati per quel che sta accadendo". Poi la convocazione di una manifestazione nazionale: a Roma il 1 giugno a partire dalle ore 17
ISTITUTO CATTANEOBOLOGNA - "L’ipotetica alleanza tra M5s e Lega Nord - ammesso, lo ripetiamo, che gli elettori si comportino nelle nuove elezioni come nelle precedenti del 4 marzo - consentirebbe ai due partiti di conquistare all’incirca il 90% dei seggi nelle due Camere". A dirlo è un’analisi dell’Istituto Cattaneo che ha simulato i possibili esiti di un’"alleanza-cartello elettorale".
Il cartello giallo-verde, scrivono i ricercatori, risulterebbe il più votato in 219 collegi su 232 (94,4%) alla Camera dei deputati e in 104 collegi su 116 (89,7%) al Senato. "Questo risultato consentirebbe di superare il dualismo geografico che si è manifestato nelle ultime elezioni". Aggiungendo i voti derivanti dalla parte proporzionale nell’assegnazione dei seggi questa alleanza - che oggi può contare alla Camera su 343 parlamentari (55%) e al Senato su 167 (54%) - potrebbe reggersi in entrambe le aule su una maggioranza parlamentare pari ai due terzi dei componenti: 425 a Montecitorio (68,8%) e 209 a Palazzo Madama (67,6%).
I ricercatori chiariscono in premessa come si tratti comunque di uno scenario ipotetico "perché i due partiti provengono da storie politiche ed elettorali molto diverse" ma "la collaborazione per la stesura del ’Contratto per il governo del cambiamento’ e il successivo accordo trovato dai leader delle due formazioni politiche potrebbe rappresentare la base per una successiva alleanza di natura puramente tattica o elettorale".
Ad ogni modo, a pesare sulla simulazione dal Cattaneo sono due incognite fondamentali: l’effettiva scomposizione delle coalizioni che si sono confrontate il 4 marzo, in particolare quella di centrodestra che, nel suo insieme, è risultata la prima nelle urne; e la compattezza degli elettorati di fronte a una profonda ricomposizione dell’offerta partitica. "Di fronte a proposte politiche differenti - spiega l’Istituto - che ridisegnano il quadro delle alleanze e delle linee di divisione tra i partiti, le risposte degli elettori potrebbero risultare significativamente diverse rispetto a quelle registrate nel voto del 4 marzo. Tuttavia, la differenza nel comportamento elettorale non è ancora quantificabile e molto dipenderà dalla capacità dei partiti, soprattutto di quelli che attualmente aspirano al governo, nel presentare ai propri elettori fronti piuttosto omogenei, magari compattati davanti a uno o più avversari comuni, chiaramente identificabili".
Il Pd "batta un colpo" sull’attacco del Movimento 5 Stelle nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiede il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. "Questa richiesta di impeachment se verrà confermata verso un galantuomo, verso un uomo della statura e del valore di Sergio Mattarella a me pare una cosa fuori dal mondo, da contrastare in maniera determinata. E spero che il Pd batta un colpo, perché a me pare proprio che noi adesso abbiamo il dovere non di essere quella parte che difende, ma di chiamare a raccolta buona parte della società italiana che credo abbia un’opinione ben precisa su quello che è accaduto".
I MERCATIMILANO - Il "caos" politico (Bloomberg) italiano, la "confusione" (Wsj) e la "crisi istituzionale" (Ft) scatenati dallo scontro tra Quirinale e Lega-M5s dominano la scena anche sui mercati finanziari internazionali. Quelli richiamati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel motivare la scelta di rifiutare il professor Savona al Ministero delle Finanze e - vista la posizione assunta dai partiti di maggioranza - decretando così la fine del tentativo di Giuseppe Conte di dar vita a un governo. Ora la palla è nelle mani di Carlo Cottarelli, che chiederà la fiducia al Parlamento per approvare la legge di Bilancio e traghettare il Paese ad elezioni a inizio 2019.
Le reazioni degli investitori al momento inedito per la Repubblica sono di massimo nervosismo. Nelle prime battute domina l’effetto distensivo dato dall’allontanarsi di un governo Lega-M5s, col carico di incertezze sul programma economico-finanziario che si portava dietro. Infatti l’euro si rafforza e per alcuni osservatori ciò si deve allo sbarramento della strada nei confronti di un esecutivo scettico verso la costruzione della moneta unica. Ma il sollievo è solo temporaneo: la divisa unica apre in rialzo sopra 1,17 dollari, poi torna preda della debolezza chiudendo a 1,1626 dollari dopo essere scivolata fino a 1,1607, ai minimi dallo scorso novembre.
Andamento simile per le altre categorie della finanza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi va sulle montagne russe: crolla in apertura di giornata a 190 punti base (dai quasi 205 di venerdì sera). Ma a metà giornata il differenziale schizza fino a superare la soglia di 230 punti, ai massimi dalla fine del 2013, mentre il rendimento del decennale italiano vede il 2,7%. Il calo registrato dopo le parole di Cottarelli sulla disciplina di bilancio e l’appartenenza all’Eurozona è solo momentaneo. A fine giornata, lo spread è a 235 punti. Ancor più violento il movimento sui due anni, con rendimento raddoppiato allo 0,9% rispetto ai livelli di venerdì. Tensioni poi nell’asta del Tesoro di Btp indicizzati all’inflazione con scadenza a 5 e 10 anni: il rendimento lordo del decennale balza all’1,28% dallo 0,47% dell’asta di aprile e quello del quinquennale è salito a -0,05% da -0,43% del collocamento di marzo. Assegnato l’importo massimo prefissato di 1,25 miliardi di euro a fronte di richieste superiori ai 3 miliardi. Venduti anche Ctz a 24 mesi per 1,75 miliardi (massimo importo previsto) con il tasso in aumento allo 0,35% da -0,275% di aprile. Caos sul governo, così la Borsa ha bruciato tutti i guadagni da inizio anno Le banche quotate a Piazza Affari sono le prime a subire questi movimenti, orientando il resto del listino. Dopo aver sfiorato il +2% in avvio, il Ftse Mib si "sgonfia" fino a chiudere in calo del 2,08% con i titoli del credito coperti da ordini di vendita: scattano anche numerose sospensioni di singole azioni del comparto creditizio.
INTERVISTA. "I mercati sognano una transizione permanente"
Le reazioni degli analisti convergono nel ritenere che la tensione la farà da padrona. Nelle ultime sedute il timore verso l’Italia si è ben visto dall’"appiattimento della curva" dei rendimenti dei titoli di Stato: i rendimenti sulle scadenze più brevi sono saliti più di quelli a lungo termine, con l’effetto di assottigliare le differenze tra gli uni e gli altri. Una spia della paura degli investitori su quel che possa accadere nel breve periodo al Paese. Sensazioni acuite dall’alert lanciato da Moody’s, con la minaccia di una bocciatura sul rating. Una evenienza che è per il momento rimandata, visto che si poggiava sui dubbi dell’agenzia circa il budget che avrebbero potuto firmare insieme Lega e M5s. Documento per il quale servirà un po’ più di tempo. "Entriamo in un periodo di grande incertezza, andando verso le elezioni anticipate - posto che è lì che finiremo - ma non è quello su cui i mercati si concentrano oggi", ha commentato Ray Attrill, strategist della National Australia Bank di Sydney. "Prevale la rassicurazione che l’Italia non avrà, almeno per ora, un ministro delle Finanze dichiaratamente euroscettico". Con l’ipotesi di nuove elezioni e un esito ancora più incerto - condito da sondaggi che danno la Lega in forte crescita e possibile beneficiaria massima della confusione attuale - l’impressione raccolta dall’agenzia finanziaria Usa è comunque che le turbolenze saranno il pane quotidiano nei prossimi tempi.
Chi è Carlo Cottarelli: mr Spending review chiamato a nuova impresadi LUCA IEZZI
Detto dell’Italia, sui mercati internazionali i fattori di riferimento sono le questioni geopolitiche, in primis l’evolversi della situazione tra Corea del Nord e Stati Uniti, e il calo del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio subiscono le valutazioni fatte dai paesi Opec e dagli altri produttori di petrolio sul successo dei tagli alla produzione stabiliti per eliminare il surplus mondiale di petrolio. I contratti sul greggio Wti con scadenza a luglio cedono il 2% a 66,5 dollari al barile. Il Brent cede l’1,4% a 75,35 dollari.
La debolezza dell’oro nero ha condizionato gli scambi in Asia, anche se alla fine della giornata la Borsa di Tokyo è riuscita a spuntare un rialzo dello 0,13%. I listini americani restano chiusi per celebrare il Memorial day: Wall Street è reduce da una seduta mista con il Dow che ha perso lo 0,2% e il Nasdaq positivo dello 0,13%. Anche Londra fa festa, e questo incide sul volume di scambi globale. Deboli gli altri listini Europei: Parigi -0,61%, Francoforte -0,58% e Madrid -0,5%.
Quotazioni dell’oro in calo sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.297 dollari l’oncia (-0,29%)
FIRME E TWEET PER MATTARELLAIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - da sempre raccontato come uomo schivo e di poche parole - ha pronunciato il suo discorso più esplicito ed è diventato il protagonista di un diluvio di dichiarazioni e commenti ad alta intensità emotiva sui social network.
Anche i centralini del Quirinale, subito dopo l’intervento, sono stati intasati dalle telefonate di persone che nella quasi totalità volevano esprimere riconoscenza e vicinanza alla posizione del presidente.
Una vicinanza che nella notte si è trasformata in una raccolta firme pro Mattarella sulla piattaforma no profit Progressi.org. La petizione ha raggiunto già quota 75 mila firme, nonostante il sito abbia subìto un blocco di alcune ore. "Il Presidente ha esercitato le proprie prerogative costituzionali rispetto alla formazione di un esecutivo che avrebbe rischiato di portarci fuori dalla moneta unica e così minacciare la stabilità economica e finanziaria del nostro Paese. Al di là della questione Euro, ciò che allarma davvero sono i toni eversivi che questi politici stanno usando contro la Presidenza della Repubblica e con essa contro tutte le istituzioni democratiche del Paese" è scritto nel messaggio di lancio della raccolta.
La solidarietà dei sindacati. In una lettera congiunta Cgil Cisl e Uil esprimono "stima e rispetto" nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Caro Presidente - si legge in una lettera inviata al Quirinale dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - desideriamo manifestarle la nostra viva preoccupazione per il perdurare di una crisi politica e istituzionale che ha pochi precedenti nella storia della nostra Repubblica.
Anche il deputato Pd Michele Anzaldi ha mostrato solidarietà verso Mattarella. "La vergogna di minacce e auguri di morte da parte di esponenti e attivisti M5s sui social contro il presidente Mattarella, cui dicono ’dovremmo fargli fare la fine del fratello’ (assassinato nel 1980 per mano della mafia ndr.), deve essere perseguita con durezza dalla Polizia postale. Servono riscontri e risposte immediate", ha scritto l’onorevole su Facebook.