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 2018  marzo 13 Martedì calendario

Minacce a mano armata la Grecia non gioca più. Ora l’Uefa alza la guardia

Il presidente gangster chiude il campionato con la sola imposizione delle mani. Aperte sopra il calcio di una pistola.
La Grecia si mette in pausa, per l’ennesima volta. Super Liga sospesa dopo l’ira funesta di Ivan Ignatyevich Savvidis, il boss del Paok Salonicco e di una città intera. Domenica sera ha invaso il campo per ben due volte. Prima, con il giubbotto addosso a coprire l’arma, ha urlato in faccia all’arbitro colpevole di aver annullato un gol in fuorigioco: «Tu hai finito». Dopo qualche minuto, una volta scatenato il parapiglia, si è ripresentato con la fondina in vista e il palo mo teso sopra quello che sembra a tutti gli effetti un revolver.
Se ci fosse stata la Var probabilmente avrebbe sparato sullo schermo del replay. Senza, si è trattenuto.
Un torneo complicato
Savvidis è un magnate del tabacco, nato in Georgia. Ha origini greche, si è arricchito nella Russia post sovietica, ex membro della Duma, presunto amico di Putin che in piena crisi economica ha deciso di investire una fortuna a Salonicco. Affari o forse politica ad ampio raggio, c’è chi lo considera il gestore di un avamposto sotto il controllo di Mosca in una strategica città portuale. Le trame da spionaggio si sprecano, di certo lui si è comprato, dei resort, un’azienda di acqua minerale, una squadra di calcio, ha dato soldi a fondo perduto per costruire chiese sul monte Athos e forse lì ha pure creato il proprio bunker.
Fino a ieri protestava contro gli illeciti di Evandos Marinakis, controversa figura del calcio greco, onnipotente capo dell’Olympiacos che ha vinto 19 titoli in 21 stagioni e anche oggi sta in testa alla classifica. Lì dove voleva arrivare Savvidis con il suo Paok. Quel gol annullato lo lasciava terzo e ora perderà altri tre punti a tavolino. Come minimo. Marinakis è stato accusato di tutto: frodi, raggiri, intimidazione, scommesse ma resta in carica, Savvidis ora ha un’inchiesta aperta a suo nome ed è responsabile dell’ultima serrata della Super Liga.
Il primo ministro Tsipras ha chiesto subito il blocco integrale delle partite: «Fino a data da destinarsi, fino a che sarà chiaro che tutti devono rispettare le regole». Anche Tsipras in realtà starebbe nella lista degli amici di Savvidis, ma è un elenco in continuo aggiornamento.
L’Uefa ha alzato la voce e organizzato per domani un incontro straordinario a tema sicurezza. In una sola settimana invasioni a Lilla, a Londra e a Salonicco. Il tutto dopo i tafferugli in Europa della frangia estrema del Psg e il poliziotto morto a Bilbao. E la Fifa si dice pronta a escludere la Grecia dalle competizioni internazionali. Si annunciano cambi radicali per dare punizioni severe. Multare e chiudere curve non basta. Non davanti ai presidenti gangster che aizzano gli ultrà di ogni dove.