la Repubblica, 13 marzo 2018
La rinascita dei telegatti. Come resistere alla tv liquida
Magari invece c’è solo da aspettare rassegnati il compiersi delle magnifiche sorti progressive dello streaming e della tv liquida anzi ultraliquida ma intanto, nel dubbio, tornano i Telegatti. E tornano promettendo sì modernità (votazioni social, etc) ma riaffermando una teoria molto cara soprattutto dalle parti di Mediaset quanto rafforzata anche e soprattutto da certe recenti apoteosi della Rai: la tv generalista non solo resiste ma riprende a fare la voce grossa, rivendica orgoglio e numeri, si vanta della centralità che le viene assegnata proprio dai social dentro certe serate in cui programmi da milioni di spettatori della vecchia tv diventano trend topic mondiali, o quello che è.
E allora tanto vale tornare a far festa, come per il glorioso premio a forma di gatto: a ottobre Sorrisi e Canzoni rilancia dopo dieci anni il Gran Premio della tv, nonché dello spettacolo e magari anche dello sport purché con appeal televisivo: l’Oscar di casa nostra che un giorno, inopinatamente, era sparito nel nulla. Ma quell’epoca, quei gatti dorati e il glam di quelle serate a base di big mondiali che più big non si può (da Michael Jackson a Madonna, a Dustin Hoffman, Pavarotti e via così), di tutto questo non è mai svanito nulla davvero, anzi. Ne fa fede un ricco volume – centinaia di foto da collezione e commozione per chi ha vissuto quei tempi felice di esservi dentro – appena uscito, si chiama appunto Il Telegatto (Mondadori) lo ha curato la plenipotenziaria di Sorrisi Rosanna Mani e in copertina Mastroianni e Loren seduti accanto con Telegatto in grembo esibiscono con discreta naturalezza al cospetto del mondo intero la loro bellezza e padronanza delle cose. Ma come si fa, nel 2018, a ripristinare tutto?
Aldo Vitali, direttore di Sorrisi, spiega che certe innovazioni – vedi il Superpanel allargato dell’Auditel che ha rimodellato i giochi – ha ridato respiro ed efficienza all’intero impianto della tv generalista.
E che tutte le altre tv, le pay, i network in streaming, faranno parte comunque ed eccome del gioco: i loro protagonisti andranno in regolare competizione col voto popolare, ci saranno i personaggi premiati (con l’impersonale Netflix sarà un po’ complicato, ma un modo lo si troverà) e quello in cui avrà un Telegatto Netflix – lo vorranno? Ci tengono? – sarà a suo modo un giorno storico. Fermo restando che la forza propulsiva torna quella della tv per tutti, piuttosto gratuita, senza la quale, a quanto pare, non si va da nessuna parte. E pazienza per chi griderà alla lesa modernità.