la Repubblica, 13 marzo 2018
Missive d’amore per settanta euro. L’arte di Micol
ROMA «La lettera d’amore più bella – dice Micol – è quella che ho scritto per un anziano signore, che voleva ringraziare sua moglie per i cinquant’anni passati insieme. Perché potessi conoscerlo meglio mi ha mandato il diario della sua vita. È stato commovente». E poi lettere per giovani sposi, lettere tristi che annunciano invece divorzi e separazioni, lettere che provano a capire, spiegare, rimettere insieme discorsi amorosi intaccati. Gli innamorati chiamano e Micol Graziani scrive. È il suo lavoro, oggi. Ghostwriter dei sentimenti. Epistole su commissione. Le richieste crescono ogni giorno.
Mestiere antico, anche se adesso viaggia via mail, settanta euro a missiva, prezzi popolari in fondo, se si pensa che dietro ognuna di quelle lettere ci sono lunghe telefonate con i committenti, incontri al bar, testi corretti e ricorretti più volte. Ma più che a Cyrano de Bergerac, Micol Graziani, 39 anni, autrice di testi per la radio e per il teatro, racconta di essersi ispirata al film Her, dove il protagonista Joaquin Phoenix vive scrivendo lettere d’amore.
«Lo so, sembra incredibile che ci sia tanta gente che ha bisogno d’aiuto per tirare fuori le proprie emozioni, invece è così. Ma non è una questione di ignoranza. È che scandagliare i sentimenti è difficile – racconta Micol Graziani – molti non trovano le parole, si vergognano, hanno pudore. In fondo è un problema di comunicazione».
E Micol non è la sola ghostwriter dell’amore. Basta girare sul web per scoprire quanti privati assoldano poeti e scrittori per celebrare anniversari, eventi, ricorrenze. «Ho iniziato pochi mesi fa, quasi per scherzo, lasciando il mio biglietto da visita qua e là, adesso mi chiamano da tutta Italia, giovani, anziani, donne, uomini, una ragazza mi ha chiesto addirittura di fare un racconto della sua storia d’amore per regalarla agli invitati al matrimonio». Una volta ricevuto il testo però Micol suggerisce di ricopiarlo a mano, su una bella carta e spedirlo. Una lettera è una lettera, non c’è mail che tenga. Certo, come dice Micol, bisogna avere la passione delle storie per passare così tanto tempo ad ascoltare amori, tradimenti e passioni altrui, anche perché a volte gli innamorati ci ripensano, chiedono correzioni, magari si tirano indietro. «Tra le lettere più intense che ho scritto ce n’è una tra due ragazze. Ma le più coinvolgenti sono quelle che parlano di passioni longeve, di lunghe vite insieme. Coppie anziane che si dichiarano, cinquant’anni dopo, la stessa promessa d’amore della giovinezza».