la Repubblica, 12 marzo 2018
Domande e risposte su Xi Jinping presidente della Cina
• Cosa significa l’abolizione dei due mandati presidenziali approvata ieri dall’Assemblea nazionale del popolo?
Il voto plebiscitario di ieri incide direttamente nella Costituzione cinese. Con esso viene cancellata la norma che limitava la presidenza a due mandati consecutivi di cinque anni, il che permette all’attuale capo dello Stato Xi Jinping di restare al potere teoricamente all’infinito. In sostanza, “il nuovo Mao”, 64 anni, presidente della Repubblica popolare dal 2013, potrà mantenere l’incarico ben oltre la scadenza originaria del 2023. L’emendamento è passato con 2958 voti a favore, due contrari e tre astenuti: sarebbe bastata una maggioranza dei due terzi.
• Qali sono le altre cariche di Xi Jinping?
Il presidente, che è anche segretario generale del partito comunista cinese, negli anni ha continuato ad accumulare un gran numero di cariche, in modo tale da consolidare il proprio potere come non succedeva sin dai tempi di Mao Zedong. Infatti, Xi è anche comandante supremo del Comando congiunto dell’esercito, è a capo ella Commissione militare centrale, presiede il Gruppo di controllo centrale per gli Affari esteri e guida la Commissione per la Sicurezza nazionale, quella per le Riforme e quella che si occupa di Finanze e Affari economici.
• Quando era stato introdotto il limite dei due mandati presidenziali?
Il “tetto” dei due mandati presidenziali era stato introdotto nella Costituzione a partire dal 1982 da Deng Xiaoping, architetto delle riforme economiche, proprio per scongiurare il protrarsi a tempo indefinito del potere nelle mani di un uomo solo e per impedire che si generasse un nuovo culto della personalità, com’era avvenuto con Mao (1949-1976).
• Chi ha proposto l’abrogazione del limite dei due mandati?
A proporre la cancellazione della norma sarebbe stato lo stesso Xi, il 29 settembre scorso, durante una riunione del Politburo. A promuovere l’emendamento insieme al Capo dello Stato anche il presidente uscente dell’Assemblea Nazionale Zhang Dejiang e il capo dell’Ufficio generale del Pcc Li Zhanshu.
• Il “pensiero di Xi” è entrato anche formalmente nella Costituzione. Ci sono precedenti da questo punto di vista?
L’onore di vedere il proprio “pensiero” iscritto nella Carta del partito era un onore che, da vivo, era toccato finora solo a Mao Zedong.