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 2018  marzo 09 Venerdì calendario

Una Telecom d’oro ma solo per i vertici. Genish potrà avere 25 milioni di bonus

Dicono che l’incontro fosse fissato da tempo, perché da tempo il fondo Elliott era un socio di Telecom. Fatto sta che oggi l’ad Amos Genish incontrerà i gestori basati a Londra, tra cui Giorgio Furlani che per conto del fondo Usa aveva gestito la battaglia su Ansaldo Sts. Genish illustrerà a Elliott i contenuti del suo piano industriale, e perché alcuni dei pilastri su cui si basa il piano di Elliott (come lo scorporo puro della rete per dare a tutti gli azionisti Telecom titoli della rete e della società dei servizi) poggi su una base fragile. Secondo fonti vicine a Telecom, molti dei bond del gruppo hanno a garanzia la rete e sarebbe difficile chiedere agli obbligazionisti di rinunciare a questa sicurezza. Dal canto suo, invece Elliott sarebbe già pronto a contestare a Genish il nuovo piano di incentivi di lungo termine che il management, dovrà sottoporre al voto dell’assemblea del 24 aprile. Come fu nel caso del piano di Flavio Cattaneo al 2020, anche il piano di Genish non è stato sottoposto all’esame preventivo del cda, in quanto di «minore rilevanza». Eppure si tratta di un bonus triennale di massime 85 milioni di azioni Telecom (che ieri valevano 70 milioni di euro), di cui 30 milioni (25 milioni di euro) riservate a Genish, che saranno “regalate” al management (stock grant) al raggiungimento di determinati risultati. In particolare, il 70% dell’incentivo è legato all’andamento del titolo in Borsa ( parametrato a una serie di azioni di vari concorrenti) e il restante 30% verrà maturato se tra il 2018 e il 2020 il gruppo manterrà la promessa di un flusso di cassa da 4,5 miliardi. Quest’obiettivo, secondo gli esperti, non è di per sé difficile da raggiungere, inoltre basterebbe rinviare gli investimenti in conto capitale ( che peraltro Genish ha già ridotto rispetto al piano precedente) per raggiungerlo. Il vecchio piano di Cattaneo, che fu votato a maggioranza in assemblea nonostante le aspre critiche di molti, prevedeva per l’ex ad 40 milioni di euro di bonus ( da pagare all’ 80% con azioni gratuite) in quattro anni, al raggiungimento di un mix di risultati più sfidanti e basati sul mol, flussi di cassa e gli investimenti operativi. Morale il mega bonus di Cattaneo da 10 milioni di euro l’anno, più o meno sarebbe riservato, a condizioni diverse, anche a Genish. Intanto, in vista dell’assemblea, grossi fondi esteri come l’americano Citadel, sarebbero tornati a comprare azioni (+230% i volumi rispetto alla media) per affiancare Elliott e chiedere la revoca di 7 membri del cda Telecom in quota Vivendi. Non trovano conferma invece le voci su una possibile fusione Telecom- Mediaset (+ 9% ieri), che ha come presupposto lo scorporo del controllo della rete, e dovrebbe essere approvata da un futuro cda di indipendenti.