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 2018  marzo 09 Venerdì calendario

La vera dipendenza che rovina Corona: gossip e soldi facili

Uno si illude sempre che Fabrizio Corona esca dal carcere da uomo nuovo. Che trascorra il suo tempo in cella meditando sulle ripetute e gigantesche cazzate che fa. Pensando al figlio che l’aspetta fuori, a una madre che si danna, a una vita che potrebbe essere in discesa e invece è uno squallore infinito tra aule di tribunali, fughe rocambolesche e anni buttati nel carcere, il luogo più osceno in cui un uomo possa decidere di trascorrere i suoi anni migliori e con una caparbietà – quella di Corona – incomprensibile. Anche questa volta, dopo il suo rilascio, la sensazione è che Corona non sia un uomo nuovo, ma l’uomo nuovamente pronto a rovinarsi la vita. E che tutto sommato, il sistema giudiziario, nei suoi confronti, sia più che generoso.
Gli indizi di questo bel trend ci sono tutti. Con 5 anni di carcere già scontati tra affidamento e galera e tre ancora da scontare, siamo all’ennesimo rilascio avvenuto il 22 febbraio e all’ennesimo affidamento terapeutico concessogli dopo 1 anno e 4 mesi dall’ultimo arresto (quello per i celebri soldi nascosti nel controsoffitto che gli sono costati l’ennesima condanna per evasione fiscale).
Corona, durante il suo precedente periodo di affidamento, ha continuato a delinquere. Lo ha sancito un tribunale, mica io. In più, ha dimostrato di fregarsene di rispettare le regole che il regime di affidamento prevedeva, è andato in giro con pregiudicati e al mare con la fidanzata per piazzare qualche foto, ma facciamo che sia acqua passata.
Dopo un anno e mezzo esce, viene affidato a una comunità per disintossicarsi (da che, se era da un anno e mezzo in galera?) e gli viene imposto di non usare i social, di non rilasciare interviste e di non comunicare al telefono con persone che non siano i suoi familiari e pochi altri. Può dormire a casa sua perché sì (e questa è un’altra barzelletta) la casa gli è stata confiscata, ma l’amministrazione giudiziaria l’ha affidata a Silvia Provvedi, la sua fidanzata. Quindi lui dorme a casa della fidanzata. Che è la sua. La casa intestata a un amico per non farsela sequestrare dal fisco. Altra barzelletta. Ma andiamo avanti.
Fabrizio è uscito dal carcere due settimane fa e quando qualcuno gli ha gridato “Sei un grande!” ha risposto “Lo so!”. Ed è allora, quando anziché replicare “No, sono un coglione perché decido consapevolmente di marcire anni in carcere!” ha dato la sua consueta risposta da sbruffone, ho capito che non era cambiato nulla. E del resto, ad aspettarlo fuori da San Vittore certamente avvisato da qualcuno, c’era tutto quello che ha trascinato Fabrizio all’inferno: telecamere, paparazzi, gli amici sanguisuga, il circo Barnum. Tutto quello da cui dovrebbe tenersi alla larga e che è la sua rovina da sempre.
Perché è questo che i giudici non capiscono: la vera dipendenza di Fabrizio non è la droga. Sono i soldi. Quelli del solito gossip. Quelli facili. Prima li faceva vendendo foto di star, ora li fa vendendo le foto della star diventata star a furia di arresti: se stesso. Fabrizio è diventato la sua macchina da soldi e finché qualcuno non capirà che impedire di fargli fare il lavoro di imprenditore nel ramo dello showbiz e delle paparazzate/ospitate è l’unica disintossicazione possibile, lui ci ricascherà sempre.
A Lele Mora, dopo la condanna, fu impedito di tornare a fare il suo lavoro per anni. A Fabrizio no (che poi, visti i ripetuti fallimenti di società non è neppure questo genio). Eppure tutti i suoi guai giudiziari (bancarotta, evasione, estorsione) arrivano sempre da lì: dalle foto. Dai giornali. Dal gossip.
Non è un caso che a quindici giorni dal suo rilascio, Fabrizio si sia già impegnato con rara diligenza per tornare in carcere. Appena fuori di galera l’abbraccio paparazzato con la fidanzata e poi subito dopo col suo amico del cuore Gabriele Parpiglia, giornalista di Chi, che gli dedica un post strappalacrime della serie: “Spero che questa sia l’ultima volta. Per te, per i tuoi affetti, per tuo figlio”. Tutto quello che accade al momento del rilascio viene sapientemente ripreso e montato da qualcuno. Fabrizio non può comunicare con la stampa però. E allora ecco la genialata. La fidanzata Silvia Provvedi tiene un diario (pagato profumatamente) per Chi in cui racconta la sua nuova vita con Corona. Un furbata che rimarrebbe una furbata su cui si può sorvolare se non fosse la cifra dell’esistenza di Corona.
Poi c’è la furbata delle paparazzate con un numero di Chi (guarda caso) in mano e in bella vista che finiscono su Chi, guarda caso. Poi un’altra furbata che però suona meno furba delle altre due -quella con cui fa cassa parlando con i giornali per interposta persona e quella in cui fa pubblicità al suo giornale del cuore -ovvero pubblica il video enfatico della scarcerazione sul suo account personale instagram. Non può usare i social, l’ha deciso il giudice, e lui aggiorna instagram. La procura chiede la revoca dell’affidamento ma il giudice di sorveglianza lo ammonisce e basta. Del resto, come sottolineato dal suo avvocato Chiesa “l’ha aggiornato il suo staff!”. Insomma, ennesima presa per i fondelli. Ma non finisce qui.
Fabrizio può parlare al telefono solo con poche persone tra parenti e amici stretti. Nell’ultimo articolo di Oggi su Corona il giornalista Umberto Fumagalli racconta che ha provato a chiamare la fidanzata di Fabrizio e dopo qualche parola, Fabrizio ha strappato il cellulare alla fidanzata per dire a lui con toni tutt’altro che amichevoli che la fidanzata non rilascia interviste e blablabla. A quel punto prende il telefono l’avvocato Fusetti e dice che quella conversazione non si deve pubblicare. Quindi Fabrizio Corona se ne frega delle disposizioni del giudice e parla al telefono con i giornalisti confidando nel loro silenzio.
Morale della storia: Fabrizio cambierà il giorno in cui cambieranno le persone di cui si circonda. Gli amici a cui dare esclusive e scoop, perché frequentare quelle persone è come per i drogati frequentare gli spacciatori. Cambierà quando ci dimenticheremo che esiste perché starà lontano dalla sua unica dipendenza: il gossip e i soldi che ne derivano. Cambierà quando non dovremo più occuparci di lui per ricordargli che la vita è più bella fuori che in carcere. E che no, non è furbo come pensa lui. È un fesso. Recidivo.