Il Sole 24 Ore, 9 marzo 2018
Emergenza buche a Roma la Procura apre un’inchiesta
Voragini che si spalancano al centro delle carreggiate, asfalto ormai sbriciolato, buche grandi come crateri. Strade chiuse, gomme forate, sospensioni danneggiate, linee di autobus deviate. Pedoni che rischiano di inciampare a ogni passo, automobilisti e centauri che sobbalzano metro dopo metro. Sul caos della viabilità romana, con le strade ridotte a un colabrodo e ormai impraticabili, scende in campo la Procura capitolina, mentre il Campidoglio lancia il Piano Marshall della viabilità e si assicurano interventi tempestivi. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha aperto un fascicolo, dopo gli esposti presentati da alcune associazioni dei consumatori.
ASSEGNAZIONI A RILENTOGli inquirenti intendono capire come mai, nonostante la situazione di emergenza, l’assegnazione degli appalti per la manutenzione sia andata a rilento e non sia ancora stata conclusa. Ai pm si è rivolto anche il sindacato dei dipendenti Atac, Faisa Confail, denunciando come il dissesto delle carreggiate stia praticamente distruggendo i mezzi pubblici – già vecchi e rotti – e facendo ammalare decine di autisti. «Le continue sollecitazione alle quali sono esposti gli autoferrotranvieri – si legge nel documento – causano problematiche di salute (alterazioni muscolo scheletriche, schiacciamenti vertebrali) determinate anche dalle condizioni obsolete delle vetture».
Un altro elemento che crea allarme è la sicurezza: «L’allargamento delle voragini amplifica le vibrazioni al passaggio dei mezzi, tali da influire sulla stabilità dei caseggiati, sulla pericolosità per pedoni, ciclisti, centauri e automobilisti». Il problema, si legge nell’atto in cui si punta il dito contro sindaco e assessori, è che la manutenzione delle strade «non viene eseguita da tempo, nemmeno in arterie di primaria importanza». Anche il Codacons ha presentato un esposto, in cui si ipotizzano i reati di «omissioni di atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, truffa e lesioni». Secondo l’associazione dei consumatori, «almeno un veicolo su 10 a Roma ha subito danni».
I PRECEDENTI
Un copione mai mutato. Anzi, peggiorato. Nel 2016, infatti, la procura era stata invasa da decine di segnalazioni dell’Inail per malattie di servizio di autisti Atac, affetti da ernia del disco, cervicale e disturbi alla schiena. Gli inquirenti avevano aperto un fascicolo per lesioni colpose, ipotizzando un nesso tra i malanni, l’asfalto dissestato e l’incuria dei mezzi. L’anno precedente, nel 2015, un’indagine aveva portato all’arresto dell’imprenditore Luigi Martella e di alcuni funzionari capitolini: dal 2012 al 2014, in cambio di tangenti, i pubblici ufficiali avrebbero pilotato appalti per 14 milioni di euro, relativi alla manutenzione delle strade, favorendo l’imprenditore amico. Avrebbero anche chiuso un occhio sui lavori, permettendo alle ditte di risparmiare utilizzando materiali scadenti.
Sotto inchiesta, pezzi grossi del Simu, il dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, e di municipi che vanno dal I al XV. Nel fascicolo si contano una ventina di indagati e 4 funzionari già condannati. Sul caso è intervenuta anche la Corte dei conti del Lazio: il pm Ugo Montella contesta a 15, tra ex dirigenti e funzionari, un danno che supera i 450mila euro.
IL PIANO
Dopo la nevicata della scorsa settimana e l’ondata di maltempo, le condizioni del manto stradale sono addirittura peggiorate. E il Campidoglio ha promesso il Piano Marshall della viabilità, che dovrebbe prevedere, in una prima fase, lavori per circa 17 milioni, con l’obiettivo di garantire subito la copertura delle buche: 50mila euro in un mese, 1.500 al giorno. Ieri si è riunito un vertice tra l’assessore ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, i tecnici e i rappresentanti dei 15 municipi della città.
Previsto anche il noleggio di una macchina tappabuchi in grado di assicurare 150 interventi al giorno. «È una situazione eccezionale che richiede, come misura immediata, la riparazione puntuale e urgente delle singole buche – dice la sindaca Virginia Raggi – La priorità è garantire la sicurezza dei cittadini». Dal Comune fanno anche sapere che entro la prossima settimana il piano Strade Nuove entrerà nel vivo. Intanto, però, a Roma continuano i disagi. Dopo l’imposizione del limite di 30 chilometri orari in alcune strade, sempre per l’emergenza buche, alcune linee di bus sono state deviate.