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 2018  marzo 08 Giovedì calendario

Baci da Bezos

Jeff Bezos è diventato l’uomo più ricco del mondo: il suo patrimonio è di 120 miliardi di dollari, più o meno il Pil dell’Ungheria. Un terzo della cifra lo ha intascato nell’ultimo anno, e gli ha permesso di superare Bill Gates, fondatore di Microsoft. Noi conosciamo Bezos per Amazon, il fantasmagorico centro commerciale online nel quale si comprano padelle, sciarpe, libri, automobili, televisori, lampadine, videogiochi, gioielli, detersivi, tutto a prezzi vantaggiosi, tutto recapitato sull’uscio di casa in pochi giorni (tranne le auto, si presume). Insomma, quei 120 miliardi erano soldi nostri, di noialtri che chiediamo dazi, protezionismo, frontiere, redditi di cittadinanza, qualsiasi misura ci salvi la pelle da globalizzazione e rivoluzione tecnologica. Bezos però è molto altro. Produce farmaci, robot, vestiti, film, software, audiolibri, possiede social network, agenzie di collocamento, società di cybersecurity, piattaforme per scaricare musica, aziende editoriali (il Washington Post è suo). Ha costituito Blue Origin, compagnia aerospaziale con cui intende lanciare il commercio galattico (se vi viene da ridere, ripensate al suo conto in banca: vedrete che vi passa). Ci sarebbe anche dell’altro, ma basterà segnalare Amazon Lending, la finanziaria che eroga prestiti alle piccole e medie imprese, finora circa quattro miliardi: la somma arriva sul conto in giornata. Perché vi raccontiamo tutto questo? Beh, se Bezos decidesse di commerciare in biglietti d’auguri, ne prenotiamo due: uno per Di Maio, l’altro per Salvini.