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 2018  marzo 08 Giovedì calendario

Il design reinventa le sedie a dondolo

Non c’è pezzo tanto classico che non possa essere reiventato. Ne è una prova la Rocking Nest Chair disegnata da Anker Bak per la danese Carl Hansen & Son che attualizza un genere intramontabile come la sedia a dondolo. Bak è nato in Danimarca nel 1983 e ha pensato la seduta per dare alla sorella un luogo confortevole per rilassarsi con il figlio neonato: pieghevole, adatta quindi anche alle case meno spaziose, utilizza materiali naturali come legno, tela, pelle. «Il mio scopo era creare un contrasto tra il morbido involucro ovale in pelle o tela, il soffice cuscino in pelle, il legno leggero e la struttura in acciaio, in modo che la sedia sembri quasi galleggiare. Grazie al suo design semplice, anche il meccanismo di piegatura della sedia è estremamente chiaro – ha spiegato Bak –. La forma e la funzione hanno la stessa importanza e metto sempre in primo piano la fase di costruzione. In questo Hans J. Wegner è stato il mio miglior maestro e fonte di ispirazione. Come Wegner, mi ispiro molto anche agli arredi Shaker».
Non è un caso che Bak inserisca questi ultimi tra gli esempi a cui ha guardato: la comunità di ispirazione quacchera ha creato nell’Ottocento mobili semplici e funzionali che sono la quint’essenza dello stile americano rurale, quello che ben s’incarna nella sedia a dondolo in veranda. Un classico tanto quanto le sedie con i pattini in legno curvato col vapore, come da sua invenzione, create da Michael Thonet e dalla sua falegnameria dalla fine dell’Ottocento. Uno dei marchi che rappresentano l’evoluzione di quell’azienda oggi, il tedesco Thonet, ha riproposto nel 2016 la sedia a dondolo 866 disegnata da Lydia Brodde del Thonet design team: variazione della 860, poltrona imbottita dalla struttura in legno, è stata progettata studiando le storiche sedie a dondolo in legno curvato per individuare il raggio perfetto.
Del resto, molte sedie a dondolo esistono come varianti di sedute iconiche. È il caso della Mademoiselle Rocking Chair realizzata interamente in betulla da Ilmari Tapiovaara per Artek nel 1956 e ancora in catalogo: con le poltrone di Aalvar Alto è l’esempio perfetto di stile nordico che poi Ikea ha portato in tutte le nostre case. Anche la Eames Plastic Armchair, la poltroncina con la scocca in polipropilene disegnata da Charles & Ray Eames nel 1950, ha la sua brava versione a dondolo, con i pattini in acero massello e il basamento in fili d’acciaio. Per la casa svizzera, nel 2011, i designer inglesi Barber&Osgerby hanno inventato una nuova sedia, non propriamente a dondolo, ma che sfrutta l’oscillazione dei pattini per permettere due tipi di posture fisse diverse: retta o inclinata in avanti. È la Tip Ton, anch’essa in polipropilene.
Per tornare ai classici in versione a dondolo, e uscire dall’uso diffuso e strutturale del legno curvato, sono da citare gli esempi dell’americana Emeco, conosciuta per le sedie in alluminio: la Hudson, disegnata per l’omonimo hotel di New York, e la Heritage. Entrambe firmate da Philippe Starck – ed entrambe ispirate all’originale 1006 Navy Chair che l’azienda costruiva per navi e sottomarini della marina americana a partire dal 1944 – sono disponibili in diverse varianti, comprensive di pattini. La versione a dondolo della Heritage è stata realizzata per la prima volta per il ristorante Bon di Parigi.
In fondo la sedia, o la poltrona, a dondolo è un sinonimo di relax. Un’idea che spicca nella tipologia dei mobili per esterno. Della categoria outdoor fanno parte la Cleo con struttura in teak e cuscini in tessuto della collezione omonima disegnata da Marco Acerbis per Talenti e la Flow progettata dallo studio di San Francisco Shibuleru di Lukas Scherrer per Living Divani. Quest’ultima in realtà è disponibile sia nella versione indoor che outdoor, cambiano i dettagli ma il principio del rilassamento oscillante rimane inalterato, con la prima che prevede oltre ai tessuti la pelle, mentre per entrambe si può scegliere un rivestimento intrecciato a punto tombolo realizzato dalle ragazze di UNpizzo.