il Giornale, 7 marzo 2018
Il selfie spopola tra gli over 55. Fanno più foto degli adolescenti
Un bel selfie con vista Piramidi. Ormai è un classico sul profilo social dei Millennial, i nativi digitali che filtrano tutto attraverso la Rete. Fino a qualche anno fa i più grandi, quelli che in gita scolastica portavano il rullino e centellinavano gli scatti per paura che finissero, li guardavano con sospetto. Poi piano piano hanno preso la mano, fino a diventare i nuovi addicted dell’autoscatto in vacanza. E dell’immancabile ritocco via smartphone. A dimostrarlo è una nuova ricerca condotta da eDreams su 10mila persone fra Italia, Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo e Svezia.
Lo studio ha dimostrato che siamo i primi, con il 66 per cento, a preferire il cellulare alla macchina fotografica per immortalare i momenti più significativi dei nostri viaggi. Ma non basta, perché la maggior parte dei dipendenti da selfie sono gli over 55. Il 69 per cento di loro ricorre all’autoscatto per suggellare un istante da ricordare, contro il 62 per cento dei ragazzi compresi fra 18 e 24 anni. Insomma, siamo davanti a una vera rivoluzione dei costumi, che vede protagonista la cosiddetta terza età. Un dato in controtendenza rispetto alla media europea: in Paesi come Francia, Germania e Regno Unito il mondo dei selfie è infatti ancora dominato dai teenager.
Lo smartphone è quindi diventato il compagno di viaggio preferito dai sessantenni, e non solo per scattare foto. Il 69 per cento di loro ha ammesso di usare regolarmente il cellulare anche quando è in ferie, esattamente come lo utilizza quando è a casa o al lavoro. Attanagliato dal bisogno dell’iper connessione e dalla paura di essere tagliato fuori, anche se solo per qualche giorno. Tutto questo genera la paura costante di non poter disporre della propria «appendice» digitale. La ricerca ha infatti evidenziato come il timore di più grande durante i viaggi sia di trovarsi con la batteria del telefonino a terra o di scoprire che il dispositivo non resiste all’acqua.
Fra le altre specifiche tecniche alle quali si fa molta attenzione prima di partire ci sono la presenza di una telecamera frontale fondamentale per scattare selfie perfetti -, le caratteristiche di quella posteriore e la qualità dell’audio. Solo quando tutti questi problemi sono risolti i nostri over 55 riescono a prenotare le vacanze senza timore e a godersi il meritato risposo. A meno che non finiscano in uno dei dieci posti al mondo nei quali fare selfie è vietato.
Succede per esempio in tutti i parchi a tema targati Disney, nei quali da un po’ di tempo sono state messe al bando le aste per gli autoscatti. Mentre sulla passeggiata lungo oceano di Mumbai, in India, il rischio è l’annegamento: secondo gli amministratori locali un click potrebbe distrarre il bagnante e metterlo nei guai. Foto vietate anche nella Città proibita nel centro di Pechino in Cina. In questo caso la paura è che la foga dell’autoscatto possa compromettere la sicurezza degli oggetti antichissimi custoditi nel palazzo. Il divieto è fermissimo anche a La Mecca, in Arabia Saudita, in questo caso per non distrarre la preghiera e la riflessione. Così come nello Smithsonian Institute di Washington che, nei periodi di maggiore afflusso, invita a rinunciare agli autoscatti nel rispetto di oggetti e visitatori. I selfie sono aboliti – per motivi di sicurezza – anche durante la festa di San Firmino a Pamplona, così come negli zoo e nei parchi di New York che ospitano animali selvaggi, in riva al lago Tahoe in California e all’interno del museo di Van Gogh ad Amestrdam.