il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2018
La sorpresa a Ginevra Rinascono berline e wagon
Salone di Ginevra, capitolo 88. Apre oggi i battenti con le giornate stampa, e per il pubblico dall’8 al 18 marzo, la prestigiosa esposizione svizzera considerata il riferimento europeo per l’industria automobilistica. Pur con qualche defezione – non ci saranno Opel, Infiniti, Ds, Chevrolet-Cadillac, Lancia – e con lo spettro del mondo dell’elettronica dietro l’angolo, capace di attirare sempre più i costruttori d’auto per anteprime, focus sulla connettività e infotainment di bordo.
Anche per questo, la novità nella novità di Ginevra ha le sembianze del neonato accordo con l’Ifa di Berlino per la creazione di due appuntamenti annuali europei dedicati all’elettronica di consumo: in autunno nella capitale tedesca, in primavera (dal 2019) sulle rive del lago Lemano dove lo Shift Automobile affiancherà – allargandolo – il Salone tradizionale, abbracciando i due mondi convergenti del “chip” e della mobilità individuale. Prima del futuro viene però il presente, che racconta di un’esposizione ricca e variegata, sia per l’attenzione agli svariati temi del pianeta automobile, sia per il tenore e le tipologie delle numerose anteprime (89 mondiali, 21 europee). Il Salone, com’è tradizione, si focalizza sulla passione per l’auto in tutte le formule: dalla classica sportività, a caccia di prestazioni sempre più fuori dell’ordinario – la sede Svizzera, in questo senso, è un approdo ideale anche per le facoltose clientele asiatica e mediorientale – al sapore di design, interni e carrozzerie dalla forte carica emozionale. Senza scordare tecnologia e sviluppi della mobilità dietro l’angolo, con elettriche e guida autonoma comunque in vista (Volkswagen I.D. Vizzion, Jaguar I-Pace, veicolo volante Pal-V), nonostante si registri una certa pausa di riflessione nei confronti di questo futuro tutto da sviluppare.
Il mondo suv resta protagonista indiscusso celebrando, tra l’altro, le rinnovate BMW X4, Hyundai Santa Fe, Jeep Wrangler 4° serie vista a gennaio a Detroit.
Ma c’è anche tanto spazio per gli stili convenzionali dell’auto, con le passerelle più importanti riservate a classicissime berline (nuova Audi A6, Peugeot 508), station wagon (l’inedita Volvo V60) e compatte due volumi (Mercedes Classe A nuova generazione, Kia Ceed terza serie).
Un salone non è però completo senza hypercar, da sognare a occhi e gas spalancati: Ferrari 488 Pista da 720 cv, Porsche 911 GT3 RS da 520 Cv, McLaren speciale Senna da 800 cv e l’esagerata Corbellati Missile da 1800 cv, dal chiaro sapore vintage. Essenza british, infine, per le intramontabili Aston Martin Vantage e DB11 Volante nonché l’inedita Range Rover SV Coupé, a cui risponde l’efficiente modernità tedesca con BMW Serie 8 coupé e Mercedes-AMG GT Coupé a quattro porte.