Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  marzo 04 Domenica calendario

Il campione di quiz che ha svelato i segreti di Erostrato

Il giallo che da mesi attira l’attenzione degli investigatori di mezza Italia rischia di venire risolto grazie all’intuizione di un vigile urbano di Milano con la passione dei giochi a quiz. Un “profiler letterario”, come si definisce Edoardo Riva, 47 anni, capace di sbancare nel 2016 il programma “Caduta Libera” di Jerry Scotti portandosi a casa un premio di 87mila euro. Ecco, grazie a lui potrebbe essere finalmente chiarito il mistero di Erostrato, il mitomane che da luglio scorso turba la quiete di Cesiomaggiore, comune di 4 mila anime tra i monti della provincia di Belluno. L’uomo che agisce sotto lo pseudonimo ispirato al pastore greco che bruciò il tempio di Artemide per diventare immortale ha incendiato baracche, imbrattato muri, spedito lettere con finto antrace e lasciato caramelle piene di spilli davanti a un asilo.
Ma sarebbe corretto parlare al plurale, visto che gli indagati sono due: Samuele Aquini di 31 anni e il padre Nemesio di 72. Da quando i carabinieri si sono presentati alla loro porta si sono sempre dichiarati innocenti, ammettendo soltanto la passione per l’esoterismo e il satanismo.
Nei loro confronti gli inquirenti ipotizzano comunque i reati di procurato allarme, danneggiamento aggravato tramite incendio e tentata estorsione.
«Una sera stavo cucinando insieme a mia moglie quando ho sentito che in televisione parlavano di Erostrato e del contenuto delle sue lettere» ha raccontato l’agente milanese al Corriere delle Alpi. «Pazienza per Plauto, Virgilio e Fedro. Ma quando ha parlato di “katechon” sono rimasto di sasso. È un concetto teologico-filosofico molto complesso che indica la barriera alla venuta dell’Anticristo». Edoardo ha pensato subito all’unico libro che contiene tutti questi concetti e che la sua mente aveva chiaramente memorizzato: “Adelphi della dissoluzione” di Maurizio Blondet. Il testo, va detto, è presente soltanto in due biblioteche venete: a Povegliano e, guarda caso, a Cesiomaggiore.
Dagli accertamenti risulta che la famiglia Aquini, in tre anni, ha preso in prestito circa mille libri, molti dei quali teologici ed esoterici. Il testo di Blondet l’hanno richiesto addirittura due volte, l’ultima delle quali con scadenza 21 febbraio 2018. Tutto questo per i carabinieri costituisce una prova ulteriore. Ma l’avvocato Stefano Zallot, che difende i sospettati, contrattacca: «Vedo che chiunque può mettersi a fare il detective, pur non conoscendo gli atti».