la Repubblica, 3 marzo 2018
Il record al contrario ai Mondiali indoor. Tutti squalificati sui 400
Si può anche fare storia alla rovescia. Bisogna impegnarsi parecchio ma ogni tanto ci si riesce. Gli atleti che ieri mattina hanno corso la terza batteria dei 400 metri ai Mondiali indoor di Birmingham hanno ottenuto tutti insieme un record mai stabilito prima perché non era neppure immaginabile che qualcosa di simile potesse accadere: erano in cinque e in cinque sono stati squalificati. La batteria è svanita, puff, come se non si fosse mai disputata. Ma come è possibile? È possibile. Evidentemente anche questo è possibile. Basta essere poco concentrati, ognuno per una ragione diversa, e il gioco è fatto. A iniziare la danza degli errori, con una mossa che già di suo non rientra nella logica dell’atletica, è stato il qatarino Haroun: partenza falsa. Ora: finché si tratta di gare di velocità, diciamo fino ai 200 metri, ci può stare che uno faccia una falsa, anzi ci può stare persino che una batteria venga falcidiata da due o tre false e che a gareggiare restino in pochi ( come è accaduto nella finale dei 60 maschili agli Assoluti indoor di Ancona due settimane fa). Ma essere così sbarellati da macchiarsi di una falsa partenza nei 400, per di più indoor, dove bisogna essere due volte concentrati perché si parte in leggera pendenza ma dove non è necessario partire a razzo, è qualcosa che si avvicina al grottesco. E fosse soltanto la falsa del qatarino. Gli altri quattro, non contenti, fra cui l’eccellente Bralon Taplin, grenadino che detiene tuttora la miglior prestazione dell’anno al coperto, l’unico ad essere sceso sotto i 45” (44”88), sono riusciti nella fenomenale impresa di farsi squalificare tutti per invasione di corsia (basta che un solo piede appoggi sulla linea bianca) e nei 400 indoor ciò può accadere soltanto nei primi 150 metri, ossia finché si corre in corsia ( dopodiché tutti vanno alla corda e se necessario si cominciano a prendere a sportellate). Appena tagliato il traguardo il giudice ha inchiodato l’intera banda alle sue responsabilità. I colpevoli meritano di essere ricordati. Oltre ad Haroun e Taplin, complimenti al giamaicano Gayle, al lettone Karpinskis e al bahamense Russell. E poi dicono che non è vero che l’unione fa la farsa.