Corriere della Sera, 2 marzo 2018
Salvini: niente patti strani ma con Silvio Berlusconi si deve vigilare. Il 25 aprile? Parteciperei
ROMA Salvini, sono le ultime ore della campagna elettorale, previsioni?
«La prossima settimana conto di essere al governo».
Risponde così, deciso, il leader della Lega intervenuto ieri pomeriggio negli studi del Corriere a #Italia18.
Quindi pensa che il presidente Mattarella le debba dare l’incarico di formare il governo?
«Nel caso vincesse il centrodestra il capo dello Stato dovrebbe scegliere di far formare l’esecutivo a chi nella coalizione prende un voto in più. Se qualcuno vuole Tajani presidente del Consiglio voterà Berlusconi, se preferisce le idee e la forza della Lega sceglierà Salvini, molto semplice».
E se dalle urne non venisse fuori una maggioranza netta?
«Escludo categoricamente ogni accordo con Pd o Cinque Stelle per un governo di scopo: non sono interessato a fare il ministro per un quarto d’ora».
Non teme che ci possa essere un tradimento all’interno della coalizione? Di un accordo per il governissimo?
«No, tutto il centrodestra oltre al programma non potrà fare altro perché tutti gli italiani voteranno in maniera chiara. Nessuno vorrà inventarsi robe strane con Renzi, Di Maio o Boldrini. Detto questo...».
Detto questo?
«Con Berlusconi bisogna stare sempre vigili, ci vogliono quattro occhi».
È vero che abolirete la Fornero?
«Sì, non ci vorranno quindici giorni, ma entro l’anno lo faremo».
E cosa proporrete per le pensioni?
«La soglia per andare in pensione sono 41 anni di contributi o la cosiddetta quota cento (la somma tra l’età e i contributi). Comunque la nostra priorità rimane il lavoro: i dati Istat dimostrano che aumenta la precarietà e torna a salire la disoccupazione. Poi ci si stupisce che non si fanno figli».
Le leggi etiche approvate in questa legislatura come le vede? Il biotestamento?
«Va assolutamente rivisto».
E la legge sulle unioni civili?
«Per colpa di quella legge stanno passando le adozioni per le coppie gay. Io non ho nulla contro gli omosessuali. Per me ognuno può fare l’amore con chi vuole, lesbiche, trans, non ho problema. Ma quando si toccano i bambini il discorso cambia. Non possono passare le adozioni ai gay e bisogna combattere l’utero in affitto».
È vero che avete nel programma un ministero per la disabilità?
«Sì, non costa niente ed è utile per tutte quelle persone disabili che oggi per risolvere i loro problemi con la burocrazia devono girare mille uffici».
Se sarà premier parteciperà ai festeggiamenti per il 25 aprile?
«Sì, certo. Sarà mio dovere essere presente: è una data che festeggia la liberazione dell’Italia dallo straniero, ma oggi è troppo colorata di rosso. Mi dà fastidio l’occupazione di questa festa con le falci e i martelli. È una data di tutti gli italiani».