ItaliaOggi, 1 marzo 2018
Diritto & Rovescio
Grillo dice di essersi ritirato e si fa riprendere vicino a un caminetto scoppiettante. Non è vero. Giggino Di Maio non può essere l’inventore della strategia di comunicazione che, senza mezzi, lo ha portato, questa settimana, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Ha cominciato presentandosi come un pulcino bagnato al Quirinale. Tutti, giustamente, gli hanno ricordato che la procedura era inammissibile, concentrando così l’attenzione della gente sul discolo che ha fatto la marachella. Quando il polverone è cessato, Di Maio ha mandato al Quirinale (e alle agenzie) l’elenco dei suoi ministri. Anche qui, giustamente, improperi da tutte le parti. Se stavano zitti, sbagliavano. Se protestavano, sbagliavano. È impossibile, per politici seri, contrastare un guitto come Grillo che è specializzato solo nell’attirare l’attenzione della gente. Grillo segue e perfeziona la via aperta da Berlusconi, rispetto al quale però, anche grazie all’età, è più bravo.