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 2018  febbraio 28 Mercoledì calendario

La tv Nbc sfida Disney e Murdoch. Maxi offerta da 25 miliardi per Sky

WASHINGTON Il nuovo obiettivo è il gruppo Sky. L’offerta: 22,1 miliardi di sterline (25,1 miliardi di euro). Comcast, il più grande operatore via cavo degli Stati Uniti, sede a Philadelphia, vuole accelerare l’integrazione tra tv e Internet. «Puntiamo al 100% di Sky, ma siamo disponibili a chiudere l’operazione anche con il 50% più un’azione», ha fatto sapere l’amministratore delegato Brian Roberts. 
Il suo concorrente, al momento, è Rupert Murdoch. Il titolare di Fox ha già in portafoglio il 39% di Sky e sta cercando di raggiungere la maggioranza, mettendo sul piatto 10,50 sterline per azione. Comcast, ora, rilancia con 12,50. 
Sky, quartier generale a Grant Way, Londra, ha un fatturato pari a circa 14,7 miliardi di euro, 31 mila dipendenti e attività nel Regno Unito, Italia (seconda piazza con 2,7 miliardi di euro) Germania, Austria e Irlanda. 
Molto interessante il tabellino degli azionisti. Il blocco più consistente è quello di 21 Century Fox, poi si apre una sequenza di grandi fondi, con quasi il 26% del capitale. Nell’elenco spiccano il 6,18% degli svizzeri di Ubs (Investment Management), il 4,58% di The Baupost Group di Boston, il 3,16% dei britannici di Hsbc Global Asset Management. Il flottante in Borsa è pari al 35% del monte titoli.
Tutti questi numeri indicano che la partita è aperta e che gli attori in campo sono tanti, europei e americani, grandi investitori e piccoli azionisti. C’è poi la variabile politico-istituzionale: l’Antitrust britannico ostacola la scalata di Murdoch, sostenendo che con il pieno controllo di Sky il tycoon australiano avrebbe troppa influenza sui media.
Il duello su Sky rientra nello scontro tra i big delle telecomunicazioni e dell’intrattenimento. La scossa parte dagli Stati Uniti dove Comcast, At&t e Verizon stanno costruendo realtà sempre più integrate: web più produzione e distribuzione di film, serie tv, contenuti sportivi.
Comcast, in particolare, nel 2011 aveva acquisito la Nbc Universal, un contenitore di network televisivi e di cinema. Oggi su un totale di ricavi pari a 80 miliardi, circa 25 provengono dall’entertainment. 
Il 16 novembre scorso il «Wall Street Journal» aveva scritto che gli americani erano pronti ad acquisire una parte di 21 Century Fox: la divisione cinema, le tv via cavo e tutta la parte del business internazionale. Ma si inserì la Walt Disney che alla fine concluse l’affare versando 66 miliardi di dollari. La famiglia Murdoch conservò «Fox News», la tv che sostiene Donald Trump con spirito militante, Fox broadcast network e i canali sportivi. Murdoch, dunque, decise di ridimensionare il business, concentrandosi sulle news e lo sport. Logico, quindi, il tentativo di consolidarsi in questi due settori, blindando il controllo su Sky. 
Comcast, però, respinta a novembre, rispunta ora con un attacco diretto e con un’apertura internazionale. La società può contare su circa 29 milioni di abbonati alle sue piattaforme, tra le quali Xfinity. Ma anche questa formula si sta avvicinando alla saturazione: i ricavi complessivi della pay tv stanno calando e la stessa Comcast nell’ultimo trimestre ha registrato un passo indietro delle sottoscrizioni. Sky ne porterebbe in dote 22,4 milioni (4,8 milioni in Italia). 
Si profila una partita a tre, perché Disney non resterà a guardare. Le ipotesi sono le più diverse, compresa la spartizione o la cogestione del gruppo britannico.