ItaliaOggi, 28 febbraio 2018
Diritto & Rovescio
La riduzione dei contributi ai partiti ha avuto degli effetti positivi. Ha fatto scomparire, ad esempio, gli orrendi manifesti elettorali che riproducevano i candidati vestiti per la festa che esibivano sorrisi melensi destinati ad allontanare le persone dal voto. Erano dei deterrenti che si umanizzavano un poco solo quando i perditempo gli disegnavano sopra baffi od occhiaie. Ci sono però anche dei candidati che non hanno tenuto conto del nuovo. Una è Daniela Santanchè che, per farsi propaganda, ha noleggiato dei camioncini sui quali lei stessa, ringiovanita di almeno 20 anni, troneggia, ballonzolando per le buche. Di solito questi mezzi vengono usati per pubblicizzare le svendite totali da fallimento dell’azienda. Ne ho visto uno, dalle parti di Rogoredo (Milano), immerso nella nebbiolina fredda che portava a spasso la Santanchè. Sembrava una sequenza del film Nashville di Robert Altman, che descriveva, nel 1975, una periferia Usa senza senso, casuale, imbambolata. Vorrei fare gli auguri alla candidata. Ma con questo caravanserraglio da lei stessa allestito, a suo proprio danno, c’è da temere il peggio.