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 2018  febbraio 27 Martedì calendario

A Roma nevica e la Raggi in maniche corte gira per Città del Messico

Come ampiamente previsto, la corrente di aria gelida proveniente dalla Siberia chiamata Burian ieri ha portato neve e freddo in buona parte d’Italia. La situazione più critica a Roma, dove il piano di prevenzione con 1.500 operatori e 190 mezzi non ha funzionato e quattro-cinque centimetri di neve hanno bloccato del tutto la città. Ma precipitazioni e temperature polari hanno colpito da Nord a Sud. Risvegli mattutini con -10, -15 sulla Pianura padana. In Veneto, nella dolina carsica di Campoluzzo, si sono registrati -40 gradi, sul Monte Bianco -50. Imbiancate molte zone della Campania, soprattutto in Irpinia e nel Sannio, fiocchi consistenti sono caduti anche nel Salernitano e a Napoli. Massimo dispiegamento di forze nelle zone colpite dal terremoto del 2016, ricoperte di neve e da ieri sera al gelo totale: ad Amatrice, ad esempio, si sono raggiunti -17 gradi. Scuole chiuse in molte regioni e circolazione difficile sulle autostrade. Sono saltate anche alcune trasmissioni televisive della Rai, come quella di Giancarlo Magalli che, sconsolato, ieri mattina ha fatto sapere: «Causa mancato arrivo di pubblico, tecnici, ospiti e conduttori I fatti vostri
non va in onda».  

Ho visto situazioni drammatiche per chi ha preso o doveva prendere un treno.
La circolazione ferroviaria ha subito ritardi e sospensioni per tutta la giornata e sono stati tanti i convogli fermi in attesa di entrare alla stazione Termini, con ripercussioni sull’intera rete. Trenitalia ha cancellato tutti gli Intercity in arrivo e in partenza dalla stazione centrale di Roma. In totale non hanno viaggiato il 20 per cento dei treni a lunga percorrenza e il 70 per cento dei treni del traffico regionale in tutta Italia. Per i convogli che non sono stati soppressi, i ritardi hanno raggiunto anche le sette ore, con una media di 120 minuti, stando a quanto riportato da Ferrovie dello Stato.  

Mi dica meglio di Roma.
Il trasporto pubblico è andato in tilt sin dalle prime ore della mattina. Se le metro hanno circolato regolarmente, per il servizio di superficie è stato il caos. Per mancanza di gomme termiche, sono usciti dai depositi solo 400 dei 1.300 autobus che mediamente garantiscono il servizio. Bloccate quasi tutte le linee dei tram a causa di rami caduti sui binari. Lunghissima l’attesa per un taxi. Ritardi anche nell’aeroporto di Fiumicino, con due piste su tre chiuse per alcune ore della mattinata. In città la Protezione civile ha disposto l’intervento dell’esercito per pulire le strade. C’è il rischio che la neve che ieri pomeriggio si è sciolta insieme alla pioggia si trasformi in ghiaccio (il fenomeno di freezing rain), rendendo pericolose molte strade della capitale. Tra l’altro oggi a Roma è previsto un mega concorso dell’Inps con 22 mila partecipanti. La Giunta del Campidoglio guidata per l’occasione dal vicesindaco Luca Bergamo ha deciso di lasciare chiuse tutte le scuole anche oggi.  

Ma perché, la sindaca Raggi è ancora in Messico?
Ieri era a Citta del Messico per il convegno sul clima ma, viste le polemiche, ha anticipato il suo ritorno a Roma e ha preso il primo aereo disponibile per essere operativa già questa mattina. Decisione tardiva, presa quando ormai la figuraccia era fatta.  

• Perché?
È da oltre una settimana che si sapeva che sarebbe arrivata questa perturbazione. Oltre a non essere riuscita a garantire un’adeguata prevenzione, la Raggi si è dimostrata politicamente ingenua: nel corredo di un personaggio politico fondamentale è il logos, la comunicazione. Che messaggio arriva alla cittadinanza se, mentre a Roma gli autobus non possono girare per la mancanza di gomme termiche e la neve fa crollare gli alberi, il sindaco in maniche corte gira in biciletta per Citta del Messico? C’era anche il precedente di Ignazio Marino, travolto dalle critiche quando era sindaco perché stava negli Stati Uniti mentre Roma era sommersa dall’acqua. Probabilmente il sindaco è in grado di monitorare la situazione e dare ordini anche a migliaia di chilometri di distanza, ma nei momenti di crisi è anche importante che sia presente fisicamente. Non basta mandare un tweet con scritto «Sono in contatto costante con Centro operativo della Protezione Civile di Roma Capitale. Grazie a tutti per il grande lavoro di squadra», come ha fatto la Raggi. Tra l’altro la sindaca è riuscita a farsi prendere in giro anche da Gianni Alemanno, messo in croce per il disastro provocato dalla neve nel 2012 e che ieri ha postato una foto che lo ritrae mentre spala durante quella nevicata. Messaggio: «Virginia, quando torni dal Messico ricordati il sale». Nel 2012 scoppiò anche una polemica sull’utilizzo, per la pulizia delle strade, di un sale sbagliato.  

Quanto dureranno neve e gelo?
Fino a venerdì il freddo continuerà a congelare l’Italia con temperature di 8/10 gradi inferiori alla media del periodo. Da domani pomeriggio arriva una perturbazione atlantica che porta la neve anche al Nord. L’ultimo giorno di febbraio inizierà a nevicare in Liguria fin sulle coste, in Piemonte e poi in Lombardia. Il primo marzo sul centro Italia arriverà la pioggia. Infine, se la può consolare, per domenica prossima 4 marzo, giorno delle elezioni, è prevista una bella giornata di sole, quasi primaverile, su gran parte d’Italia.