il Giornale, 24 febbraio 2018
Lana e crine di cavallo. Quando il letto è una fabbrica di sogni
«Percepirai la sua personalità e la sua bellezza, perché è stato creato a mano per renderti la vita più felice e più lunga». Un anno fa, durante il Salone del Mobile di Milano, parlando con Jan Ryde, proprietario di quinta generazione di Hästens, mi sono chiesta più volte come potesse parlare così di un letto – che poi tutto a mano non sarà fatto, mi dicevo. Allora sono volata in Svezia, a Köping, dove sorge una Fabbrica dei Sogni, e ho scoperto che davvero ogni pezzo è creato da una macchina unica, la mano. Una rarità nel mondo contemporaneo e la spiegazione è una sola: dal 1852, ogni Hästens viene dalla natura e un giorno tornerà alla natura.
La loro ricetta unica e caratteristica, infatti, è un mix perfetto di crine di cavallo, cotone, lana e lino, pregiati, puri, sostenibili e provenienti da fonti etiche, che non emettono sostanze nocive, che non sono stati esposti a prodotti chimici tossici e che sono lavorati a mano in un interminabile viaggio a caccia dell’eccellenza. Un viaggio che inizia ogni giorno alle 7 con l’arrivo, in azienda, di un centinaio di formidabili mastri artigiani che, senza stress («Non mi interessano le tempistiche: la qualità è più importante», ha detto Ryde), mettono in pratica la loro arte, rasentando l’ossessione per la perfezione. E se il letto non è perfetto, si ricomincia da capo. Insomma, un sonno riposante dipende dai dettagli: dalla progettazione e dal saper fare; dalla scelta di maestosi pini del nord della Svezia per realizzare i telai e le testiere; dal lino durevole, flessibile e antistatico; dal cotone traspirante, distribuito rigorosamente a mano; dalla lana termoregolatrice, stratificata con cura; e dal crine di cavallo massaggiato in posizione, ventilante, antibatterico e dall’effetto molla naturale, che richiede diversi mesi di lavoro e risciacquo prima di essere filato, sterilizzato e riscaldato a 140° C.
Non dimentichiamo le cuciture laterali uniformi e leggermente ondulate, e la disposizione, secondo un preciso algoritmo tecnico, delle molle in acciaio insacchettate, che lavorano indipendentemente a seconda dei movimenti del corpo, in modo che, quando il partner si gira, l’altra persona non lo sentirà. Non solo. Uno speciale trattamento termico dell’acciaio, fa sì che le molle mantengano la loro forma ed elasticità, tornando sempre nella posizione originale dopo la compressione, a differenza dei materassi memory foam. Completa il tutto il tessuto in cotone a scacchi blu, creato e brevettato nel 1978 da Jack Ryde, che funge da griglia di allineamento per gli artigiani, aiutandoli a dare la forma giusta al prodotto. Come sono assemblati tutti questi ingredienti? Sul sito ufficiale del brand e in tutte le boutique sono presenti le sezioni degli Hästens, «fatti a fettine» per mostrare la complessità degli strati della struttura, di dimensioni e proporzioni diverse, che consentono a ogni materiale impiegato di sviluppare le proprie caratteristiche. Risultato? Letti garantiti 25 anni e resistenti a tutte le condizioni climatiche, comprese quelle marittime, che cullano e sostengono il corpo, mantenendone costante la temperatura senza farlo sudare, permettendo così un riposo continuo. Dal «basico» Superia, perfetto per la prima esperienza con un letto scandinavo, per le stanze con soffitti bassi o a spiovente, all’iconico e regale 2000T, composto da 3 strati, semplificando da una base (telaio, due strati di molle, di cui uno insacchettato, e materiali naturali), da un materasso (uno strato di molle insacchettate più materiali naturali) e da un materassino (strati di materiali naturali), presente in tutti gli Hästens. E che dire di Vividus, il letto più pregiato che esista, con 210 chili di materiali naturali e 320 ore di manodopera per 130mila euro? Le notti indimenticabili non hanno prezzo.