La Stampa, 26 febbraio 2018
Svolta a destra della Cdu di Angela Merkel. L’ala dura entra nella squadra di governo
Angela Merkel chiama nella futura squadra di governo uno dei suoi principali avversari. Si tratta di Jens Spahn e all’età di appena 37 anni non solo viene considerato come uno degli esponenti di maggior spicco dell’ala conservatrice e tradizionalista dell’Unione cristiano-democratica e astro nascente della Cdu, ma anche come possibile candidato alla Cancelleria nell’era post Merkel.
Affidandogli il ministero della Salute nella prossima Grosse Koalition con i socialdemocratici e i cristiano-sociali bavaresi della Csu, Merkel punta soprattutto a tranquilizzare – e possibilmente anche a neutralizzare – i suoi oppositori interni che già da molto tempo e al più tardi dopo il drammatico tracollo elettorale del 24 settembre scorso chiedono una svolta a destra del partito. Nella sua funzione di sottosegretario al ministero delle Finanze e braccio destro di Wolfgang Schäuble, Jens Spahn si era profilato negli ultimi anni come uno dei principali avversari della gestione della crisi nei Paesi dell’Eurozona da parte di Angela Merkel e soprattutto della sua politica di apertura ai rifugiati. La sua presenza al tavolo di governo non significa però automaticamente un’inversione di rotta politica di Angela Merkel, quanto piuttosto l’ennesimo esempio del suo stile pragmatico nella gestione del potere. Accanto a Jens Spahn infatti, la leader della Cdu chiama nel suo futuro esecutivo anche fedelissimi alleati come Peter Altmaier, finora «chief of staff» della Cancelleria e l’uomo chiamato puntualmente da Merkel a risolvere i problemi più scottanti in agenda, dalla svolta energetica alla crisi migratoria. Altmaier guiderà il ministero dell’Economia, mentre un’altra fedelissima della Cancelliera, la «donna prodigio» Ursula von der Leyen, madre di sette figli e già ministra per le Famiglie e i giovani, del Lavoro e della Difesa nei precedenti governi di Angela Merkel. Anche nel futuro esecutivo la Von der Leyen manterrà il suo incarico al dicastero della Difesa contribuendo al rispetto della quota rosa all’interno del governo e dei rappresentanti dell’ala più moderata e liberale della Cdu.
A garantire invece il rinnovamento generazionale dei ministri cristiano-democratici sarà accanto a Jens Spahn anche Anja Karliczek (46 anni) al ministero dell’Educazione e della Ricerca. Finora pressoché sconosciuta e senza aver ricoperto mandati politici di rilievo, la figlia di albergatori della Foresta Nera otterrà uno dei ministeri chiave nell’eventuale quarto governo guidato dalla cancelliera cristiano-democratica.
A Berlino però l’annuncio anticipato della lista dei sei ministri Cdu che faranno parte della nuova Grosse Koalition, è stato giudicato come un’affronto di Angela Merkel all’indirizzo degli alleati socialdemocratici il cui referendum interno sul ritorno al governo è ancora in corso. Il verdetto die 463 mila iscritti all’Spd verrà reso noto solo il prossimo 4 marzo.