Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2018
Gli aumenti delle bollette elettriche, appena 2 euro l’anno
Da qualche giorno gira in modo vorticoso su diverse piattaforme social una notizia falsa che dice in sostanza: ecco come dobbiamo ridurci di 35 euro la bolletta elettrica per non pagare al posto dei consumatori morosi. Attenzione; è una notizia falsissima e chi vi abboccasse e riducesse da sé la bolletta della luce correrebbe il rischio del distacco del contatore.
La notizia farlocca nasce da un fatto: di recente alcune sentenze di Tar e Consiglio di Stato hanno imposto all’Autorità dell’energia di ripartire fra tutti i consumatori elettrici la quota di insoluti degli oneri generali sul sistema elettrico non riscossi tramite le bollette. Quanto peseranno questi oneri suddivisi tra tutti i clienti? Secondo prime stime provvisorie, per un consumatore elettrico medio come una famiglia si tratta di circa 2-2,5 euro in più l’anno. Circa 30 impercettibili centesimi in più in ogni bolletta bimestrale.
Nel frattempo l’Autorità dell’energia ha ridotto il tempo di prescrizione dei maxiconguagli che a volte fanno impallidire i consumatori di corrente. Le aziende energetiche non possono più chiedere arretrati da capogiro sino ai 5 anni precedenti, e devono limitarsi a non più dei 2 anni precedenti.
Attenzione alle fake news
Sulle “chat” le informazioni farlocche sui 35 euro a volte hanno la forma di un testo scritto in altri casi circolano come audio di una voce femminile come se fosse la registrazione di una telefonata. Il messaggio asserisce che nella prossima bolletta «ci saranno veramente dai 30 ai 35 euro per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi (gente che non paga). Non dobbiamo pagare in attesa di decisioni del Tar» e invita a fare da sé tagliandosi la bolletta. Per asseverare questa notizia, alcune versioni di questi messaggi fuorivianti portano link ad articoli del Sole 24 Ore, articoli però nei quali non si parla di 35 euro.
Gli oneri non riscossi
È già stata spartita su tutti i consumatori la quota di imposta radio-tv evasa dall’insoluta. Ora è il momento degli oneri generali inevasi dalle bollette non saldate, circa 280 milioni di insoluto generato dalla crisi di alcune società elettriche colpite da morosità oppure da gravi errori strategici. Secondo stime ancora provvisorie, che saranno più chiare non prima dell’autunno, il costo in bolletta si aggirerà sui 2-2,5 euro per famiglia. Sono intervenute diverse associazioni, come l’Unione Nazionale Consumatori che ha chiesto al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda un incontro urgente con l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, e con le associazioni di consumatori. «All’origine del problema c’è un vuoto legislativo che la giustizia amministrativa ha riempito con sentenze che vanno contro i consumatori. Ora bisogna uscirne in fretta, ma senza scorciatoie improbabili o fake news», afferma Massimiliano Dona.
Taglio al conguaglio
L’Autorità dell’energia Arera ha ridotto l’arretrato massimo dei conguagli della luce fino a 2 anni. Informa l’autorità che, «nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione (passata da 5 a 2 anni) cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati».
Regole europee
Più trasparenza nelle bollette dell’energia, cambi di operatore in 24 ore e sostegno ai consumatori che producono in proprio energia elettrica da immettere nella rete. Sono alcune delle misure approvate ieri dalla commissione Industria dell’Europarlamento. L’eurodeputata Isabella De Monte (Pd) ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sugli oneri aggiuntivi nelle bollette «Scaricare sui consumatori gli oneri dei fornitori di energia elettrica è inaccettabile».