La Stampa, 23 febbraio 2018
Pamuk a Sarajevo cittadino un po’ ingombrante
Nobel no grazie
Il Nobel Orhan Pamuk non sarà cittadino onorario di Sarajevo: l’omaggio della capitale bosniaca è stato cancellato dalla stessa commissione che lo aveva deliberato. Il leader del partito di maggioranza, legato alla Turchia, pare non abbia voluto offendere il presidente Erdogan – nei cui confronti Pamuk, già processato per «insulti al Paese», è assai critico – forse anche per timore di reazioni inconsulte. Può sembrare marginale, per un regime che soffia sul fuoco in Siria, scatena massacri, rinchiude gli oppositori (come lo scrittore Ahmet Altan, condannato all’ergastolo con cinque giornalisti per «messaggi subliminali» nei giorni del golpe). Ma ad Ankara nulla sfugge.
Mark Twain grazie no
In tema di censura (parziale), è di pochi giorni fa la notizia che a Duluth, peraltro città natale di Bob Dylan, nel Minnesota, Il buio oltre la siepe di Harper Lee e Huckleberry Finn di Mark Twain non verranno più dati in lettura agli studenti, anche se ne rimarranno copie nella biblioteca scolastica. Non è la prima volta che accade: questi due romanzi sono in testa alla classifica Usa dei libri «banditi» dall’insegnamento scolastico. Il motivo è politicamente corretto: ci sono personaggi razzisti, si usa la parola «negro», si dicono cose terribili e tutto ciò potrebbe turbare i ragazzi. Meglio nascondere il Male nascosto sotto il tappeto.