Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  febbraio 23 Venerdì calendario

Astronomo dilettante scatta (quasi) per caso la fotografia del secolo

RIO DE JANEIRO, BRASILE La fotografia del secolo è stata scattata soltanto per un caso.
«Come vincere la lotteria cosmica», commenta Alex Filippenko, dell’Università di Berkeley. Victor Buso, astronomo dilettante di Rosario, Argentina, ha centrato un colpo mancato da altre decine di migliaia di esperti osservatori dello spazio. Felice di provare il suo nuovo obiettivo, è tornato nella sua casa dove aveva installato un telescopio gigante e si è messo a fotografare il mantello nero punteggiato di lumicini. Ha usato una tecnica particolare, scattando foto ogni 20 secondi che poi sovrappone per esaltare il contrasto.
Analizzando il materiale è saltato sulla sedia: vicino a un enorme buco nero la serie di immagini mostrava un lumicino che appariva e si illuminava sempre di più. Ha coinvolto degli esperti e alla fine il suo lavoro è stato pubblicato sull’ultimo numero di Nature. Era la notte del 20 settembre 2016: Buso aveva immortalato la morte di una stella che nella sua esplosione crea una supernova. Una scena rarissima da cogliere perché non sei in grado di sapere dove possa avvenire e perché dura al massimo un’ora. Quella fotografata si trovava sulla galassia NGC 613. L’esplosione, l’onda d’urto chiamata “breakout”, è avvenuta quando la stella è sprofondata nel buco nero.
Non è accaduto in quel momento ma 86 milioni di anni fa quando la nostra piccolissima Terra era invasa dai dinosauri.
Il viaggio infinito, alla velocità della luce, della fine di una stella.