Il Messaggero, 22 febbraio 2018
Voto estero, spunta la lista Voli gratis. Il candidato fantasma tra farsa e giallo
ROMA Votare è un po’ volare. E nel blu dipinto di blu, si può viaggiare gratis, e magari senza ceck-in e altre seccature da vecchia politica. Prima, però, bisogna eleggere Joe. Cioè Macario. Chi? Il comico torinese, quello degli strepitosi nonsense con Totó? No, ma quasi.
Perché il cognome è quello e lo sketch di Giuseppe Macario detto Joe, sedicente imprenditore informatico, che dice di vivere in Canada ma è domiciliato a Fiano Romano, consiste nell’essersi inventato la lista Free Flights to Italy per arrivare in Parlamento. Volare gratis da Fiano all’Italia non si può, e allora il leader e candidato di questo partito-non partito poggiato, tutto il resto è aleatorio, sull’unico punto che si parte dall’America senza pagare il ticket, garantisce agli italiani in America di farli arrivare quaggiù sulle ali dei suoi voti. Dal Pallaro (il celebre senador italo-argentino che dalla pampa planò a Palazzo Madama qualche legislatura fa) al Pallonaro? Ma no, merita rispetto Joe.
NEL BLU DIPINTO DI BLU
Il nome del suo partito (ma le valigie a bordo sono a loro volta free o il bagaglio a mano sì e quello da stiva no?) coincide con il suo programma: volare oh oh, cantare oh oh oh...
Ma c’è di più: se arriva in Parlamento il 36enne Joe – o in subordine la sua ancella Anna Maria Bettina, 71enne pensionata abruzzese stanziata in Canada – borse di studio gratis per gli italo-americani e tanti altri benefit. Il problema naturalmente sono le coperture. Anzi, no problem. I soldi per rimborsare i biglietti Joe li prenderà dal pubblico erario. Se da lì hanno attinto tutti, tra Prima e Seconda Repubblica, non si vede perché non lo possa fare il Macario. «Gli italiani all’estero pagano le tasse, e ora le tasse devono pagare loro», ovvero i loro flights. E vota Joe, vota Joe.
Anche perché ha studiato al prestigioso Mit, assicura lui, ma il Mit dice di no. Si è diplomato ad Harvard, ma ad Harvard non risulta. Ha fatto una pubblicità per Calzedonia con Julia Roberts ma all’insaputa sia di Calzedonia sia di Julia. Vanta comunque di avere quattro sedi della sua società: a Los Angeles, a San Francisco, a Winnipeg e la casa madre è a Panama. «Andare ai cocktails con la pistola, non ne posso più...» (Ivano Fossati, Panama e dintorni) potrebbe essere l’inno del suo partito. Grazie al quale «L’aereo più pazzo del mondo», il film esilarante con Leslie Nielsen, ha trovato la sua rappresentazione politica. Per la gioia di tutti, e non solo degli italiani all’estero.