ItaliaOggi, 22 febbraio 2018
Diritto & Rovescio
Parlando dal pulpito di Un giorno da pecora, che è una delle più intelligenti e frizzanti rubriche giornalistiche di Rai Radio 1, Miriam Canestrini, ha annunciato che «martedì sera alle 22» (esattamente, come quando si dichiara una guerra) ha rassegnato «le dimissioni dalla segreteria del Pd di Bolzano». E lo ha fatto nonostante sia «stata renziana della prima ora, ma adesso non mi vanto di esserla». «Qual è la goccia che ha fatto traboccare il vaso?». «La candidatura dell’ex ministra Boschi e, prima ancora, la ricandidatura di Giancarlo Bressa». «Ma la Boschi è stata candidata un mese fa. Perché ha deciso di dimettersi ieri?». «Ci ho riflettuto. Ma poi mi sono dimessa perché non ci hanno dato la possibilità di scegliere una persona rappresentativa del territorio». Fuori dalla metafora e dal politichese, non essendo stato candidato uno (o una) di loro, smettono di giocare. In base alle idee, naturalmente. O invece alle poltrone che non hanno potuto occupare? That’s the problem.