La Stampa, 22 febbraio 2018
L’uomo dei santini di carta ricamati come nell’800
C’è una piccola bottega tra i palazzi di una strada semi periferica di Torino che attira l’attenzione per la bellezza e la particolarità di quello che produce: santini ricamati su carta, proprio come quelli dell’Ottocento. Ricami preziosi, riprodotti fedelmente sulla base di antichi modelli, cui si vanno ad aggiungere le immagini dei santi. Una produzione quasi unica in Italia – c’è solo un’altra azienda al Sud ma utilizza un solo modello per tutti i soggetti – che esporta in tutto il mondo. Tra i clienti, anche l’unico negozio di oggetti religiosi cattolici della Corea del Sud.
L’officina d’arte Torre, in via Graziadio Ascoli, è specializzata in cartotecnica e stampa artistica da tre generazioni ma durante l’ostensione della Sindone del 2015 ha iniziato a lavorare ai santini per conto della diocesi e ora sono il prodotto di punta. «In un anno ne vendiamo oltre 60 mila in tutto il mondo, perfino in Corea dove ne comprano anche un quantitativo alto. Quei pochi cattolici che ci sono lì, sono molto più tradizionalisti di noi», racconta Cesare Torre, uno dei titolari. Tra i clienti figurano la maggior parte dei santuari piemontesi, come la Sacra di San Michele e Oropa. «Esportiamo tantissimo in Spagna, Austria, Stati Uniti, Giappone e anche in Sud America, ma in questo caso tra dazi e spedizione i costi sono alti e bisogna organizzarsi con altre aziende. Abbiamo praticamente il monopolio, la nostra qualità è la più alta».
I modelli tra cui scegliere sono quasi 300 diversi, ma poi si possono personalizzare con una preghiera o con l’immagine che si preferisce. «Adesso stiamo aspettando una risposta dalla Santa Sede, sarebbe bellissimo produrre i santini per il Papa. Con i Musei Vaticani siamo in contatto da anni, abbiamo preparato le bozze e aspettiamo». I decori sono eseguiti con le antiche arti del «canivet» o del «merlettato» su carta pregiata e non attirano solo i ferventi cattolici che li collezionano come aiuto spirituale e ausilio nelle preghiere: «Ci è capitato di venderli pure a una famiglia che li ha voluti con la foto del figlio per il battesimo». Curiosando tra gli scaffali è possibile trovare altre particolarità, come le cartoline pop up di Torino e i biglietti «teatrino a colori» con i monumenti di varie città. C’è anche Mosca innevata, rigorosamente con la scritta in russo per il mercato estero.