Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  febbraio 21 Mercoledì calendario

Caso Embraco-Whirpool, breve scheda: agevolazioni ammesse e concorrenza sleale

In generale sono vietati all’interno dell’Unione europea aiuti di Stato «distorsivi», che cioè favoriscano singole imprese a danno di altre. Ci sono però delle deroghe, a cominciare dalla questione dello sviluppo regionale, di cui beneficiano le regioni più povere come molti Paesi dell’Est. In proposito la Commissione Europea ha pubblicato nel 2014 (con un aggiornamento nel 2017) linee guida che consentono deroghe soprattutto per favorire investimenti in regioni più svantaggiate e poco attraenti per le imprese, ad esempio per la posa di cavi di banda larga, o per promuovere la ricerca tecnologica. Le norme europee vietano però esplicitamente che questi aiuti siano utilizzati per favorire la delocalizzazione da altri Stati membri. Nel caso della Slovacchia, sono autorizzati aiuti di intensità tra il 25% e il 35% per progetti superiori ai 50 milioni di euro, a seconda della Regione. Non molto di più, a dire il vero, rispetto agli aiuti autorizzati per Campania, Puglia e Sicilia (25%).