La Stampa, 21 febbraio 2018
AirItaly, così Qatar Airways sbarca in Europa con lo sconto
Un valore stimato sulla base di un piano industriale non più attuale, uno sconto consistente e 40 milioni di euro per diventare il primo vettore aereo nazionale. Con l’obiettivo di trasportare 10 milioni di passeggeri entro quattro anni. È questo l’investimento fatto finora da Qatar Airways per il 49% di Air Italy, la compagnia nata dalle ceneri di Meridiana presentata lunedì con l’idea di diventare la regina dei cieli italiani. Un progetto ambizioso – senza considerare che Alitalia, adesso il secondo vettore dietro Ryanair, trasporta 23 milioni di passeggeri con 118 aerei – ma a fronte di un investimento definito dallo stesso presidente di Alisarda, Marco Rigotti, come «poco significativo». Per gli arabi un affare low cost: un esborso ridotto a fronte di una grande opportunità. La più importante è certamente quella di abbattere il muro degli aeroporti europei.
Le operazioni
La vecchia Meridiana viene conferita alla Aqa Holding – la società che controlla Air Italy, sede a Milano – sulla base di una perizia del 2016 che le assegna un valore di 80 milioni di euro. Il conferimento avviene però con lo sconto: 70 milioni anziché 80. Di questi 70, solo quaranta vanno a capitale, mentre la parte restante – 30 milioni – sono messi a riserva in conto futuro aumento di capitale. Sulla base degli accordi, fino al 2022 – ovvero la data entro la quale la compagnia conta di trasportare 10 milioni di passeggeri – quei 30 milioni saranno a disposizione di Alisarda per sottoscrivere eventuali aumenti, mentre dopo il 2022 andranno a beneficio di tutti i soci. Di fatto, sembra un regalo. Di cifre e dettagli sulle trattative, il numero uno di Qatar Airways e il presidente di Alisarda lunedì non hanno voluto parlare. Ma il mistero è facile da smontare: bastano le carte firmate davanti a un notaio. E così si scopre che la storica compagnia sarda, prima di essere ceduta (in parte) a Qatar Airways, viene valutata 80 milioni di euro. Sulla base di una perizia che tiene in considerazione il metodo dei flussi di cassa attesi, stimati su un piano “stand alone” che non comprende accordi industriali o alleanze con altri operatori. Ma che già tiene conto della sostituzione integrale della flotta di Md80 di Meridiana con aerei Boeing presi in leasing (presumibilmente da Qatar Airways, anche se questo non è esplicitato nella relazione). Solo che gli aerei sono la metà di quelli annunciati lunedì: 25 invece di 50. Il capitolo governance è meno complicato del previsto. Lo statuto della società non prevede paletti fissi di rappresentanza tra i due soci nel consiglio, ma si limita a indicare una serie di materie per le quali è richiesto il voto favorevole di almeno un consigliere espressione della minoranza.
L’affare
A leggere relazioni e accordi sembra che Qatar Airways abbia colto al volo l’opportunità di accaparrarsi una parte consistente della vecchia Meridiana. L’investimento per gli emiratini non è stato da capogiro e Meridiana assicura opportunità da fare gola a molte compagnie aeree. Non solo perché conserva in pancia anche le quote di maggioranza dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Per concludere l’affare Qatar Airways ha potuto far forza sui rischi reali: dopo 10 anni di ricapitalizzazioni, il principe Aga Khan aveva deciso di interrompere le iniezioni di denaro. Col rischio concreto di portare i libri in tribunale. Scenario ben più grave dei licenziamenti di massa richiesti da Qatar Airways per entrare in società.