il Giornale, 20 febbraio 2018
L’orrore inizia a 9 anni. «Io, venduta dai genitori. Per un bacio 5 euro»
Non poteva credere a ciò che stava vedendo. Una bambina si allontanava con un anziano nelle campagne di Trappeto, nel Palermitano, per poi appartarsi con lui in auto, in una strada sterrata. Non era la prima volta per la piccola, costretta a soli 9 anni dai propri genitori, lei 42 e lui 58 anni, a prostituirsi con un pensionato 78enne di Balestrate e un bracciante agricolo di 61 anni di Trappeto. «Mi dava 5 euro se gli davo un bacio, 25 se facevo qualcosa in più. Io non volevo avere rapporti con lui, ma lui insisteva: quando andava via ci dava dei soldi, iceva che mi voleva bene».
I racconti della bambina agli psicologi nominati per supportarla sono agghiaccianti. A iniziarla alla prostituzione è stata la madre. Anche lei si vendeva per pochi spiccioli e ha coinvolto la piccola. La donna hanno scoperto i carabinieri di Partinico, che lavoravano all’indagine dall’estate scorsa – organizzava e gestiva gli incontri della bambina con gli anziani, e, in alcune circostanze, ha partecipato anche lei ai rapporti sessuali in presenza della figlia. Il tutto con il placet del padre che, una volta scoperto l’orrore che si consumava nelle campagne e in casa, ha benedetto il tutto in ragione dei pagamenti corrisposti. È la stessa bimba a raccontare che il papà avrebbe detto a lei e alla mamma che erano state brave.
A sentire la bambina sembrerebbe di avere dinanzi una persona navigata nel mondo degli adulti, ma poi la sua innocenza, che è stata violata nella maniera più orribile, perché è stata stuprata col consenso dei genitori che l’hanno venduta per denaro, emerge nei suoi sentimenti genuini nei confronti della madre: «Se penso a queste cose ha detto – sento tristezza. Glielo dicevo a mia madre che non mi piacevano quelle cose. Non lo so però come è che mi ritrovavo a farle, ma non sono arrabbiata con mia madre perché lei non mi ha fatto niente di male».
I particolari degli incontri coi clienti snocciolati con la semplicità di bambina lasciano di stucco gli inquirenti. «Anche con lui ho avuto rapporti racconta parlando di uno dei due anziani -. Più volte lui li aveva con mia madre, ma anche con me. Lasciava i soldi a me, mi dava 30 euro. A casa c’era anche mio padre che dormiva perché era stanco». Ed è il papà a essersi messo d’accordo con un amico di famiglia per vendere la figlia nei campi lo scorso primo agosto, quando fu scoperto lo schifo che si consumava nelle campagne di Palermo. Quel giorno la piccola ha accompagnato il genitore a raccogliere i pomodori. «L’amico di famiglia ci aspettava all’interno della sua macchina racconta -. Ha aiutato papà a prendere i pomodori, poi si è steso in macchina».
L’orrore è senza fine. «Quel giorno io ero in macchina con lui, poi siamo scesi e mentre mio padre era nel campo mi ha abbassato i pantaloni e gli slip... non era la prima volta. Era successo più volte e ogni volta mi offriva soldi. Spesso è successo anche con mamma». A porre fine a questo scempio sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Palermo che, su disposizione del pool fasce deboli della procura, che ha concordato con le evidenze investigative dei militari dell’Arma di Partinico, hanno arrestato i genitori e i due pedofili. Tutti e quattro sono ai domiciliari, responsabili, a vario titolo, di atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile. La bambina è stata allontanata dai genitori e affidata a una casa famiglia.