la Repubblica, 20 febbraio 2018
Sorella Tiziana, candidata M5S: «Scelta grazie alle vibrazioni collettive»
Roma Spesso serve la passione, a volte basta l’interesse, in certi casi occorrono le “vibrazioni collettive” per compiere il grande salto in politica. Le stesse che hanno spinto la “sorella Tiziana”, al secolo Tiziana Santaniello, adepta della comunità Sahaja Yoga, ad accettare l’offerta del Movimento 5 Stelle a candidarsi al Senato della Repubblica Italiana.
«La proposta – spiega il messaggio pubblicato sul gruppo whatsapp della Sahaja Yoga di Milano – le era arrivata inaspettatamente e, dopo una lunga riflessione e consulto vibratorio collettivo, ha deciso di accettare».
E forse è stato proprio il “consulto vibratorio collettivo” ad avere convinto Tiziana Santaniello a sobbarcarsi l’onere di correre per il collegio di Milano 2, una decisione salutata con giubilo da chi le è più vicino. «Cari fratelli e sorelle – proclama il messaggio – vorremo darvi una grande notizia, non per aprire un dibattito politico o cercare di influenzare le opinioni sacrosante che ognuno di noi ha, ma per dire che una nostra cara sorella, Tiziana Santaniello di Milano, è stata candidata al Senato della Repubblica Italiana nelle prossime elezioni!».
«Va da sé – prosegue il messaggio – che questa è un’occasione davvero unica che è capitata per portare un barlume di luce nel mondo della politica italiana, che ne ha sicuramente bisogno in questi tempi di grande confusione e cambiamento».
Un’occasione unica per la politica italiana ma anche per il Sahaja Yoga, l’organizzazione fondata da Sri Mataji Nirmala Devi, la santona che il 2 dicembre del 1979, a Londra, dichiarò ai suoi seguaci di essere la madre divina incarnata sulla terra. Da allora ad oggi il suo “yoga spontaneo” si è diffuso in tutto il mondo, e anche in Italia, nonostante il Consiglio di Stato gli abbia negato il riconoscimento della personalità giuridica. «Le risultanze acquisite – si legge nella sentenza del 2014 – evidenziano la carenza di requisiti soggettivi ( affidabilità ed integrità) in capo a vari responsabili delle comunità locali». Secondo il Consiglio di Stato, sono 1.600 gli adepti italiani, riuniti nell’associazione “Vishwa Nirmala Dharma – La pura religione universale”. Una disciplina che affonda le sue radici nell’India da cui ha ereditato elementi di grande fascino come i percorsi di crescita interiore e di risveglio delle proprie energie, ma anche pratiche quantomeno lontane dalle prassi occidentali. Tra queste, si legge ancora sul sito del Sahaja, la cura del cancro o dell’Aids attraverso la meditazione. Teorie abbastanza avventurose, almeno per una potenziale senatrice della Repubblica Italiana, forte tuttavia del sostegno di una comunità compatta e pronta a guardare oltre le bandiere ideologiche.
«Al di la delle nostre convinzioni politiche – conclude il messaggio elettorale – vi chiediamo di dare tutto il vostro amorevole supporto vibratorio a lei e a questa impresa, con il desiderio di portare vibrazioni nelle istituzioni italiane per iniziare una rinascita Sahaja e illuminata del nostro Paese. Chiediamo a Madre di poter sempre essere degni strumenti del suo Amore. Vittoria alla Devi!».