Corriere della Sera, 20 febbraio 2018
Donizetti, spunta un manoscritto. E l’opera debutta a Londra
Ogni tanto saltano fuori da qualche biblioteca partiture o spartiti d’opera di musicisti anche famosi, ma che per varie ragioni sono rimaste ineseguite. Il più delle volte si scopre anche che tale oblio ha il suo perché. Ma non sembra essere questo il caso di L’ange de Nisida, opera semiseria in 4 atti di Gaetano Donizetti che verrà eseguita in prima assoluta, in forma scenica, il prossimo 18 luglio al Covent Garden di Londra. Ambientata nel 1470 tra Napoli e Nisida, l’opera narra la tortuosa storia d’amore di un soldato in esilio, e Silvia, chiacchierata contessa che fu amante del Re di Napoli. Il soggetto era troppo scabroso per non venire respinto dalle strette maglie della censura italiana, perciò il bergamasco lo utilizzò per un’opera da rappresentarsi al Théâtre de la Renaissance al principio del 1840. Fallito però il teatro parigino, Donizetti riversò gran parte di quella musica, con le opportune modifiche, ne La favorite che, rappresentata all’Opéra nel dicembre di quello stesso anno, costituisce uno dei titoli principali del suo amplissimo catalogo. Che fine avesse fatto il manoscritto dell’Ange de Nisida, non si è più saputo però fino a qualche mese fa, quando una giovane dottoranda dell’Università di Southampton non lo ha ritrovato, in fogli sparsi in diversi faldoni, in una Biblioteca parigina. Sulla base di un libretto stampato a suo tempo, la musicologa ha potuto poi ricostruire la partitura che sulle colonne del Guardian, il noto studioso di opera italiana Roger Parker ha definito di top quality e che il prossimo luglio, diretta da Mark Elder, potrà finalmente affrontare il giudizio della platea. Un bel colpo, dunque, soprattutto se la parte non confluita nella Favorite si rivelerà dello stesso livello di quella già indirettamente nota. Probabilmente non siamo di fronte a un terremoto come fu negli ottanta la scoperta de Il viaggio a Reims di Rossini. Ma se solo L’ange de Nisida si rivelasse di un livello quantomeno paragonabile a quello della Favorite, il prossimo 18 luglio 2018 diventerà una data da ricordare nella storia dell’opera italiana.