Il Messaggero, 18 febbraio 2018
Cartelle fiscali, boom dei pagamenti web. 150 mila persone in meno agli sportelli
ROMA Il rapporto tra gli italiani ed il Fisco non è mai stato dei più facili. Ma anche su questo fronte qualcosa sta cambiando. L’onda lunga della digitalizzazione è arrivata a farsi sentire anche in un approccio da sempre analogico, fatto di carte, raccomandate e file allo sportello. I contribuenti hanno da un paio di anni a questa parte iniziato ad utilizzare sempre più frequentemente i sistemi di pagamento on line per saldare i loro conti con l’Agenzia delle entrate-Riscossione, che ha preso il posto di Equitalia. Da giugno 2015, da quando cioè è entrato in vigore l’accordo tra il Fisco e il consorzio Cbi che utilizza la piattaforma web Cbill per i pagamenti adottato in Italia da ben 443 banche, a dicembre 2017, nelle casse di Riscossione è entrato quasi un miliardo di euro, grazie a 1,5 milioni di operazioni realizzate dagli italiani da casa utilizzando l’internet banking.
I DATI AGGIORNATIDalle 270 mila operazioni del 2015 per un controvalore di 125 milioni di euro, si è passati a circa 619.000 nel 2016 (290 milioni di euro), dato simile a quello del 2017, ma l’anno scorso il controvalore ha raggiunto i 500 milioni di euro. Il 43% dei pagamenti su internet banking è arrivato dalle regioni del Mezzogiorno, il 40% dalle regioni del Nord e 17% dal Centro Italia.
Ci sono poi altri due canali introdotti sotto la guida di Ernesto Maria Ruffini: web e app Equiclick.
Totalmente trasformato nel 2016, il portale di Agenzia entrate-Riscossione è diventato un vero e proprio sportello digitale. Da sito di informazioni a strumento per poter pagare sia con carte di credito, che con la nuova piattaforma PagoPa, sia per tenere sotto controllo la propria posizione nel cassetto fiscale che per stampare bollettini di pagamento, rateizzare e chiedere informazioni o documenti, senza doversi recare in uno dei 200 sportelli dell’Agenzia.
La rottamazione delle cartelle, secondo i dati dell’ex Equitalia, ha premiato questa trasformazione digitale tanto che quasi il 70% delle domande di definizione agevolata sono arrivate nel 2017 dal web, anche grazie alla piattaforma EquiPro riservata a commercialisti, Caf, avvocati e consulenti del lavoro, mediatori per i propri clienti.
IL TREND POSITIVOL’anno scorso il portale ha superato quota 10 milioni di accessi, 2,5 milioni in più rispetto al 2016 e 4 milioni in più del 2015. Se nel 2016, anno di trasformazione del sito, attraverso il web sono stati effettuati pagamenti per circa 40 milioni di euro, nel 2017 si è arrivati a sfiorare i 70 milioni di euro. La app Equiclick, con cui è possibile fare tutte le operazioni così come rateizzare un debito (se al di sotto dei 60 mila euro) ha avuto 65 mila download e anche lei viene usata, seppur con molto volumi, tanto da sfiorare il milione di euro. Ha già un trend positivo pur essendo l’ultimo prodotto introdotto nella strategia di semplificazione di Ruffini, l’uso del bancomat, possibilità introdotta da poco. La funzione bancomat è stata usata da 3.300 utenti che hanno effettuati pagamenti per 1,3 milioni di euro. I nuovi strumenti e i nuovi servizi digitali introdotti hanno portato nel 2017 al calo di circa 150.000 utenti negli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.