il Giornale, 19 febbraio 2018
Così l’auto «in affitto» costa il 30% meno. Ma c’è il rischio stangata
Il vantaggio immediato di un noleggio rispetto all’acquisto consiste nel non dover sborsare in una volta l’intera somma, tra prezzo di listino e optional scelti, per diventare proprietari dell’auto. Ma il calcolo della convenienza è diverso rispetto a quello che si potrebbe fare nel caso di un semplice finanziamento con pagamento a rate mensili. Innanzitutto bisogna avere la certezza di disporre di importi omogenei per quanto riguarda le dotazioni e soprattutto le coperture assicurative.
Non bisogna poi dimenticare di inserire nel conteggio quello che si prevede possa essere il valore residuo dell’auto al termine della durata del contratto. In sostanza, il canone va confrontato con il risultato della somma di valore residuo, assicurazione, bollo e spese di manutenzione (quelle straordinarie non sono prevedibili), divisa per il numero di mesi del noleggio stesso.
QUANTO COSTA IL NOLEGGIO
Per avere un’idea dei costi, bisogna mettere in preventivo una spesa di almeno 200 euro per una city-car. Il prezzo di listino non è l’unico elemento che determina il canone, ma influiscono in misura importante cilindrata e potenza, dalle quali dipendono i costi fissi di assicurazione e bollo. Non bisogna poi dimenticare le spese di manutenzione, i tagliandi, il cui costo cresce con le prestazioni ed è più alto per le auto di importazione. Per una Fiat 500 da 13.850 euro il canone mensile calcolato su un periodo di due anni parte da 205 euro, mentre per mantenere la stessa auto di proprietà nel biennio si spendono circa 5.800 euro, vale a dire 242 euro al mese. Quindi il noleggio consente un risparmio di quasi 40 euro al mese. Se invece si considera un’auto in listino a 50.000 euro, come una Bmw X2 xDrive, il noleggio diventa ancora più favorevole, pur con un costo di almeno 600 euro al mese. Svalutazione, assicurazioni e manutenzione incidono infatti per oltre 17.000 euro in due anni, che equivalgono a un esborso di circa 800 euro al mese.
Ma ci sono casi, come quello della Peugeot 3008, in cui la differenza è minima, con un esborso previsto di circa 11.700 euro nel biennio per la gestione dell’auto, che si traducono in una spesa di 488 euro, contro i 475 del canone di noleggio. Il risparmio rispetto a un’auto di proprietà può arrivare al 30%, ma il vantaggio maggiore rimane non doversi preoccupare delle scadenze e di pagare i meccanici.
ISTRUZIONI PER L’USO
La scelta di un’auto per un contratto di noleggio a lungo termine va fatta con gli stessi parametri dell’acquisto: ingombri della carrozzeria, cilindrata, tipi di alimentazione, colore ed equipaggiamento. Oltre ai consumi, visto che le spese per il carburante sono l’unico extra non compreso nel contratto. Il passo seguente è rappresentato dalla definizione della durata del noleggio e del chilometraggio che si prevede di coprire ogni anno. Entrambi i valori possono essere modificati in qualunque momento con una ridefinizione del canone, tuttavia più ci si avvicina a quelle che sono le reali esigenze, più la tariffa risulterà conveniente.
È importante essere molto precisi sul chilometraggio necessario, visto che se la stima è errata per eccesso si paga più del dovuto, mentre in caso contrario si è obbligati a versare un’integrazione a condizioni più salate. In ogni caso, si può richiedere percorrenze fino a un tetto massimo di 180mila chilometri per l’intera durata del noleggio. La durata può essere abbreviata, ma in linea di massima non si può scendere sotto i 13 mesi, scatta comunque una penale pari ad almeno 3 mensilità.
I DOCUMENTI DA PRESENTARE
In passato il noleggio a lungo termine era strutturato esclusivamente per le aziende. L’esplosione del car sharing nelle grandi città, che ha fatto apprezzare i pregi di un’auto condivisa al posto di quella di proprietà, ha però contribuito ad accrescere l’interesse per il noleggio. Di conseguenza le maggiori strutture specializzate hanno varato programmi dedicati, alcuni dei quali adottati direttamente dalle Case automobilistiche, come nel caso di Bmw che ha sposato il programma di Alphabet. Le operazioni per accedere a un contratto hanno l’obiettivo di verificare le capacità finanziarie di chi richiede il noleggio, anche perché il veicolo deve essere fisicamente ordinato e acquistato dalla società. In linea di massima bisogna presentare un documento d’identità valido e il codice fiscale, oltre alla dichiarazione dei redditi degli ultimi due anni e le ultime due buste paga.
Ciò non significa che il tutto sia riservato ai lavoratori dipendenti o ai pensionati, ma che chi non ha una busta paga deve dimostrare di avere un reddito o un patrimonio adeguati all’auto richiesta con ulteriore documentazione. I tempi di valutazione variano da tre a 10 giorni.
COME SI DEFINISCE IL CANONE
Il principale vantaggio del noleggio è rappresentato dall’opportunità di dimenticarsi di tutte le scadenze legate alla gestione dell’auto, a cominciare dal pagamento di tassa di proprietà e assicurazioni. Nel canone sono infatti comprese quasi sempre la copertura furto e incendio, oltre alla kasco, la manutenzione ordinaria e straordinaria, e il cambio degli pneumatici nei periodi estivi e invernali. Sui siti delle diverse compagnie (come Arval, Alphabet, Finrent, Qjrent) sono riportati gli importi base relativi ad alcuni modelli, ma si tratta sempre di valori indicativi, poiché il canone definitivo è il risultato di un conteggio completo, soprattutto in funzione dell’equipaggiamento e dei costi delle assicurazioni, che variano in base all’età del conducente, della sua abilità alla guida e all’area geografica. Ulteriori opzioni possono essere determinate dalla scelta di versare un anticipo, di norma non obbligatorio, che contribuisce ad abbassare il canone mensile è può rendere più agevole l’approvazione della pratica.