la Repubblica, 17 febbraio 2018
Linea dura su Sarti. Il suo ex con due nomi minaccia rivelazioni
Roma L’“uomo che visse due volte” Bogdan Tibusche, alias Andrea De Girolamo, mette fine alle speranze di Giulia Sarti di restare nel Movimento 5 Stelle. «La roba del suo ragazzo non quadra. È fuori sicuramente», è il messaggio girato ieri nella cerchia dei fedelissimi di Luigi Di Maio, ancora alle prese coi casi dei falsi bonifici al fondo per le piccole e medie imprese.
Così, l’“esperto di sicurezza informatica” che nel 2013 si propose di salvare la deputata in difficoltà per la pubblicazione delle sue mail più private, è l’uomo che oggi decreta la fine del suo percorso nel Movimento. E che risponde su Facebook, a chi posta un articolo di Claudio Messora ( il blogger Byoblu) sulla denuncia di Sarti nei suoi confronti, con l’accusa di aver sottratto 23mila euro: «Vedremo come va a finire perché la verità è tutta un’altra. Usciranno diverse conversazioni e forse non vi conviene esporvi ora». E ancora: «Io ho un brutto vizio: registrare tutto e pure le telefonate».
Per capire quanto la minaccia faccia male, bisogna riavvolgere il nastro e tornare al 2013: Giulia Sarti entrò in Parlamento osservata a vista dall’ala ortodossa dei 5 stelle. Era stata la fidanzata dell’espulso Giovanni Favia, era considerata vicina a Federico Pizzarotti ( presto rinnegato), guardata con sospetto perché “eretica” rispetto alla guida di Gianroberto Casaleggio. Giovanissima, laureata in legge, entrò come sognava in commissione antimafia. Paladina delle “agende rosse”, pasdaràn della legalità, fustigatrice della corruzione, chissà come le sue e mail ( con immagini privatissime mandate a un ex) finirono on line a opera di fantomatici “hacker del Pd”. Il deputato Angelo Tofalo – nel Copasir per il M5S – le presentò Andrea De Girolamo, che le promise di aiutarla. Secondo quanto racconta chi li frequentava all’epoca, lui le curava i social, girava video, poi divenne il suo fidanzato – come ha detto lei stessa nella denuncia – per quattro anni. Ma Andrea De Girolamo è solo il nome online del rumeno Bogdan, che sul suo canale Social Tv ( cui chiede finanziamenti per “tutto quello che gli altri non vi mostrano”) pubblica video dal sapore razzista e bufale con l’unico comun denominatore di favorire i 5 stelle. «Ho chiesto di essere sentito in procura, darò lì la mia versione», dice a Repubblica.
«La verità si racconta ai giudici, non ai giornali. Non voglio processi mediatici», spiega negandosi alle domande. Sarti, invece, dice: «È risaputo che la mia prima reazione era quella di proteggerlo, mi aveva detto che aveva gravi problemi di salute e che quei soldi gli servivano per curarsi. Io, al contrario di lui, non pubblicherei mai le nostre conversazioni. Ci sono le sedi opportune per chiarire che fine hanno fatto quei soldi». Soldi che la deputata ha già versato sul conto del Mise, senza che però questo possa salvarla. È capolista nel plurinominale e candidata all’unionominale a Rimini. Sarà eletta, ma il Movimento ha deciso: le chiederà un passo indietro nelle prossime ore. Il “modulo Dessì” è pronto anche per lei.