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 2018  febbraio 19 Lunedì calendario

Perché sogniamo i ritorni d’amore

La notizia non è che Jennifer Aniston e Justin Theroux si siano lasciati dopo due anni e mezzo di matrimonio, che lo abbiano fatto con tante belle parole l’uno per l’altra come insegnano Gwyneth Paltrow e Chris Martin, che abbiano scelto il 15 febbraio per dirlo, bontà loro, magari per non urtare la sensibilità di chi crede ancora a San Valentino.
A meritare la nostra più curiosa attenzione è che sui social network sia già partito il tifo per un riavvicinamento tra Rachel Green di Friends e Brad Pitt, l’uomo che l’aveva piantata in asso nel 2005 dopo essere rimasto folgorato da Angelina Jolie sul set di Mr & Mrs Smith (va detto che i due sono poi rimasti insieme per undici anni, mettendo su una squadra di basket con riserva, i sei figli adottivi e naturali collezionati nel tempo).
È tutto dimenticato, ora che Jennifer è di nuovo libera e Brad lo è da un po’. A maggior ragione se la conduttrice di Entertainment Tonight, Nancy O’Dell, ammette che sono in ottimi rapporti di amicizia, si sentono regolarmente e in più una fonte riservata giura al Mirror che negli ultimi 15 mesi lei si sarebbe molto appoggiata a lui (l’addetta stampa smentisce: si sono scambiati messaggi affettuosi solo in occasioni professionali).
Conta poco sapere cosa è vero e cosa no (peraltro, pare che un altro ex, Gerard Butler, sia molto vicino alla Aniston in questo momento; e sembra pure che Brad Pitt non ci pensi nemmeno a far invelenire ulteriormente Angelina Jolie, proprio adesso che stanno definendo il divorzio e l’affido dei figli). Conta, invece, la proiezione di un sogno (il nostro): l’antico amore che vince, Rhett Butler che ritorna da Rossella O’Hara, perché domani è un altro giorno, maledizione, e l’ happy end prima o poi ci sarà.
Siamo noi, forse, e non i diretti interessati, a voler vedere di nuovo insieme Al Bano e Romina, a dispetto degli anni che hanno trascorso separati e dei messaggi al fiele che non si sono risparmiati. Non a caso, il 10 febbraio di tre anni fa, al Festival di Sanremo il picco di share (59,56%) lo fecero loro due cantando la felicità del bicchiere di vino con un panino. Ed è bastato che Maurizio Costanzo, qualche settimana fa, chiedesse ad Al Bano «Con chi sei sposato mentalmente? Guardami in faccia!» e che il cantante prendesse tempo e replicasse «Immaginalo...», per scatenare i nostalgici dell’amore perduto.
Ciclicamente c’è chi vorrebbe Belén di nuovo con Corona. Da poco, a Un giorno da Pecora, i simpatici Giorgio Lauro e Geppi Cucciari hanno stuzzicato Katia Ricciarelli su un (im)possibile ritorno di fiamma con Pippo Baudo. Dopo la rottura con George Clooney c’è chi sperava ancora nella coppia Canalis-Vieri. E, andando indietro fino al 1987, non sarebbe stato bello se Sonny & Cher si fossero risposati all’istante dopo aver cantato I Got You Babe davanti a David Letterman?
Una volta il sessuologo Willy Pasini disse che la nostalgia del primo amore non è altro che nostalgia di quegli anni, di come eravamo, che è un po’ come quando Barbra Streisand rivede Robert Redford e lui le dice «tu non molli mai, eh», e lei risponde «però so perdere molto bene». 
Ma queste sono figure dell’immaginario, spiega la psicologa Silvia Vegetti Finzi. «Sono divinità massmediatiche con cui ci identifichiamo. Quando una coppia si forma, la promessa è per sempre: che sia pronunciata davanti a un’autorità o scambiata nel silenzio, c’è sempre una proiezione nel tempo che risulta una speranza di eternità».