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 2018  febbraio 18 Domenica calendario

Melania si ribella al fedifrago Trump. «Io viaggio da sola» (l’America è con lei)

WASHINGTON A Melania Trump basta un piccolo gesto per contraddire le affannate smentite della Casa Bianca sulle avventure sessuali del presidente. Venerdì sera la First Lady ha seminato il marito, lasciandogli percorrere da solo, in diretta tv, qualche decina di metri sul South Lawn verso l’elicottero Marine One. Melania lo ha raggiunto poco dopo, alla base di Andrews da dove l’Air Force One è decollato con destinazione Palm Beach. La sua portavoce ha minimizzato: «Aveva ancora degli impegni e per lei era più semplice andare direttamente all’aeroporto». In realtà Melania era furibonda. Quello stesso giorno la rivista The New Yorker ha pubblicato il racconto di Karen McDougal, ex modella del giro di «Playboy’s»: nel giugno del 2006 iniziò una relazione, consensuale, durata nove mesi con «The Donald». Melania, 47 anni, e l’allora costruttore, 71, si sono sposati il 22 gennaio 2005. Barron, l’unico figlio della coppia, è nato il 20 marzo 2006. In quella primavera Trump passava da una festa all’altra. Nel giugno del 2006, alla «Playboy Mansion» di Los Angeles, aveva conosciuto la «coniglietta» Karen. E qui comincia una storia nella storia, perché la «playmate» fissò i ricordi di quell’incontro in nove paginette scritte a mano. John Crawford, un amico di Karen McDougal, le ha consegnate al New Yorker. La modella, in realtà, le aveva vendute per 150 mila dollari a David Pecker, presidente e amministratore delegato di American Media Inc., editore, tra l’altro, di National Enquirer. Pecker è un amico di Trump e acquisì i diritti sulle rivelazioni di Karen poco prima delle elezioni del 2016. L’obiettivo era togliere di mezzo materiale compromettente, in un momento in cui il candidato repubblicano era già stato accusato di molestie sessuali da molte donne.
Ma nell’articolo del New Yorker c’è molto di più. Melania stava a casa con il neonato Barron, mentre «The Donald» riceveva modelle, attrici nel bungalow del Beverly Hills Hotel. Da lì era passata anche la porno star Stormy Daniels, pure lei pagata per tacere lo scorso autunno. Nel gennaio scorso, quando uscirono i particolari sulla vicenda di «Stormy», Melania si rifiutò di accompagnare il marito al World Economic Forum di Davos. E forse sarebbe rimasta a casa anche venerdì, senonché avrebbe dovuto saltare la visita ai famigliari degli studenti e degli insegnanti uccisi a Parkland. 
Le reazioni di Melania sono sempre più plateali: respinge la mano del marito, si presenta da sola a Capitol Hill, dove viene accolta con grande calore prima del «Discorso sullo Stato dell’Unione» e così via. Nello stesso tempo l’opinione pubblica apprezza sempre di più il suo modo di interpretare un ruolo comunque difficile. L’anno scorso il suo tasso di approvazione era solo del 36%. A gennaio, secondo un sondaggio diffuso dalla Cnn, era pari al 47%. Il marito si ferma al 42-43%. Ora i media si chiedono: quanto può resistere questo il matrimonio? L’istituto di ricerca Marist ha girato la domanda a un campione di americani: secondo il 34% Melania dovrebbe lasciare Donald; il 43%, soprattutto uomini e repubblicani, è contrario; mentre il 23% è indeciso e probabilmente aspetta la prossima puntata che certo non mancherà.