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 2018  febbraio 14 Mercoledì calendario

Molestie negli ultimi 6 mesi, si riapre il caso Brizzi. Ora indaga la procura

Roma Dopo mesi di voci senza conferma, in procura a Roma sono arrivate le denunce contro il regista Fausto Brizzi, accusato di molestie da alcune attrici o aspiranti tali. E i pm capitolini nei giorni scorsi hanno aperto un fascicolo.
A denunciare sono state alcune ragazze che avrebbero subito le pesanti avance del cineasta negli ultimi tempi. Quando il caso scoppiò sui media, circa tre mesi fa, infatti, le donne che fecero il nome di Brizzi raccontarono vicende che risalivano a molti mesi (se non anni) prima: il reato non era più perseguibile. Ma ora ci sono nuovi casi, evidentemente avvenuti negli ultimi sei mesi (data oltre la quale non si può più presentare querela per molestie), le cui vittime hanno deciso di non tacere.
La storia risale a novembre scorso quando alcune fotomodelle e aspiranti attrici raccontarono alle Iene delle molestie subite da un noto regista in un appartamento-studio con la Jacuzzi nel bel mezzo del salone. All’inizio il nome di Brizzi non venne fatto, ma, dopo pochissimo tempo, iniziò il tam tam sui social in cui veniva espressamente additato il regista di “Notte prima degli esami”. Tante, una decina circa, le ragazze che lo accusavano, chi con volto e voce travisata, chi, invece, a viso scoperto, come nel caso dell’ex Miss Italia Clarissa Marchese o della fotomodella Alessandra Giulia Bassi. Quest’ultima raccontò al programma Mediaset che il regista si era denudato davanti a lei, chiedendole «di toccarlo». E di come lei si fosse rifiutata, decidendo di abbandonare il mondo del cinema. Le accuse erano parecchie e descrivevano tutte circostanze simili. Ragazze convocate per i provini, approcci, tentativi di massaggi, insistenze, «ricerca sempre maggiore di un contatto fisico» e, poi, «modi sempre più aggressivi». Molte avevano detto no, altre, invece, avevano acconsentito. Una ragazza disse di essere stata «costretta a un rapporto sentendosi immobilizzata».
Brizzi, travolto dallo scandalo e additato come il Weinstein di casa nostra, a novembre ha deciso di sospendere tutte le sue attività lavorative, precisando, però, di «non avere mai avuto rapporti non consenzienti». Anche sua moglie, l’attrice Claudia Zanella, lo ha difeso: «Mi addolora molto ascoltare le accuse rivolte a Fausto perché non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Ma questa accuse senza garanzia possono distruggere la carriera di un uomo, il suo matrimonio, la sua vita. Vivo da giorni barricata in casa con mia figlia, anche questa è violenza». Sulla fondatezza delle nuove accuse sono ora al lavoro i magistrati.