il Giornale, 13 febbraio 2018
Comcast sfida Topolino: si riapre il duello per Sky
Si potrebbe riaprire la partita su 21CenturyFox, il colosso di Rupert Murdoch a cui fa capo anche il 39% di Sky, il cui controllo potrebbe rivelarsi cruciale. Secondo il Wall Street Journal il gruppo Comcast – a cui fanno capo NbcUniversal e Dreamworks – sarebbe tornata in gara per aggiudicarsi la Fox e i suoi supereroi, forte degli ostacoli posti da Washington al previsto matrimonio con Disney.
Lo scorso dicembre la Walt Disney ha raggiunto un accordo con Murdoch per un’offerta in azioni da 52,4 miliardi sulla quasi totalità delle attività di Fox (facevano eccezione notizie e sport). La scelta è preferita dallo «squalo» australiano rispetto ai 60 miliardi messi sul piatto da Comcast per le prospettive di rivalutazione dei nuovi titoli Disney (Murdoch dovrebbe avere il 4,4% del nuovo polo) e minori rischi regolatori.
Le nozze dovrebbero dare vita, entro giugno 2019, a un impero dell’intrattenimento che da Paperopoli raggiunge la Sprinfield di Burt Simpson. A soli due mesi dall’annuncio, tuttavia, mentre devono ancora essere fissate le rispettive assemblee, sarebbero sorte le prime difficoltà con le Authority.
Ed è in questo scenario che Comcast sarebbe pronta a tornare in carica, eliminando per di più dall’accordo le attività che potrebbero generare le maggiori controversie a Washington, inclusi i canali regionali di sport. Ieri i protagonisti non si sono espressi in merito, ma gli esperti del mondo media tornano a considerare come possibile l’alternativa da cui dipende, tra l’altro, il futuro di Sky e della sua divisione Sky Italia. E proprio il nodo legato alla televisione satellitare è tra i più complessi da sbrogliare. Murdoch nel dicembre 2016 aveva lanciato un’offerta da 11,7 miliardi di sterline sul flottante di Sky. Ma l’operazione è stata frenata dall’antitrust inglese: Il pieno possesso di Sky darebbe a Murdoch un’influenza eccessiva sui media britannici. Il responso finale è atteso per maggio. Ieri, tuttavia, ieri Fox ha presentato ulteriori impegni per sbloccare la situazione: il mantenimento per almeno 5 anni delle attività associate a Sky News in Gran Bretagna e la piena indipendenza al vertice editoriale di Sky News i cui membri dovranno essere esperti del settore approvati dal ministero della Cultura o dall’Antitrust.
Sky sarebbe strategica sia per Disney (che punta a crescere nella personalizzazione dei contenuti on demand) sia per Comcast che, fin dall’inizio, ha messo in chiaro di puntare proprio ai 22,5 milioni di abbonati alla pay tv presenti in 5 Paesi per diminuire la dipendenza dal mercato Usa. Il mancato via libera all’Opa di Murdoch su Sky non dovrebbe comunque comportare l’obbligo a lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul flottante della tv satellitare per chiunque risulti il futuro sposo di Fox. E, a quel punto, Disney potrebbe preferire, una volta raggiunto il controllo relativo di Sky, destinare nell’immediato le risorse al lancio del nuovo servizio di streaming previsto per il 2019. Quanto a Comcast non manca invece chi ipotizza un’offerta sulla tv satellitare a prescindere dall’andamento delle trattative con Fox.