Corriere della Sera, 13 febbraio 2018
Giro in carrozza dopo il «sì». Harry & Meghan, come sarà
Londra Alle principesse si addice il cocchio con i cavalli: e fa niente se sono di nuovo conio e nella vita precedente si guadagnavano il pane come attrici di serie tv. Meghan Markle non fa eccezione e le sue nozze col principe Harry, il prossimo 19 maggio, saranno festeggiate con una parata in carrozza per le strade di Windsor, a beneficio del popolo e dei curiosi.
L’ostensione degli sposi avverrà subito dopo la cerimonia e prenderà corpo lungo un percorso di tre chilometri, attraverso sei strade a partire dal castello di Windsor e ritorno. Il tutto dovrebbe durare una quindicina di minuti, «un breve tragitto», come lo ha definito un portavoce di Kensington Palace, che «fornirà un’opportunità per più persone di raccogliersi attorno ai Windsor e godere dell’atmosfera di questo giorno speciale». Troppa grazia.
Lo sposalizio in quanto tale sarà un affare più riservato, nella cappella di san Giorgio, che risale al 15esimo secolo. Non era il caso di scomodare la cattedrale di Westminster, come per William e Kate: Harry non è l’erede al trono e soprattutto impalma una divorziata americana. Comunque sarà la prima volta in epoca moderna che un reale d’Inghilterra otterrà un matrimonio religioso in simili circostanze: nel 2005 Carlo e la divorziata Camilla ricevettero sì una benedizione nella cappella di san Giorgio, ma le nozze vere e proprie vennero celebrate in municipio con rito civile.
La messa per Harry e Meghan verrà officiata dal decano di Windsor, il reverendo David Conner, mentre la promessa sarà scambiata di fronte all’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. La cerimonia durerà un’ora, dalle dodici all’una, e sarà seguita dalla processione in carrozza.
Una volta rientrati al castello, gli sposi parteciperanno a un pranzo con familiari, amici e rappresentanti di associazioni di beneficenza: non più di 300 persone in totale. È in quest’occasione che saranno pronunciati i discorsi ed è qui che Meghan, rompendo la tradizione, dovrebbe prendere la parola di persona.
I festeggiamenti serali verranno divisi in due parti: una cena informale per 350 persone a nome del padre dello sposo, il principe Carlo, e un party superalcolico in cui gli sposi si scateneranno assieme a 600 amici.
Resta il rompicapo degli invitati. Alla festa dovrebbe essere presente il cast di Suits, la serie tv interpretata da Meghan, ma non ci sarà Donald Trump: la sposa, prima di diventare un’altezza reale e chiudere i suoi account sui social, aveva definito il presidente americano un misogino. E l’annunciata visita di Stato di Trump a Londra, se mai si farà, è diventata oggetto di contesa dopo i ripetuti attacchi da parte dell’inquilino della Casa Bianca all’indirizzo della Gran Bretagna. Si era parlato di una possibile presenza di Melania o di Ivanka, ma a questo punto pare improbabile. La conseguenza è che Kensington Palace non sa che fare con gli Obama: Barack e Michelle sono amici personali di Harry ma la loro presenza verrebbe letta come un ulteriore sgarbo a Trump.
Poi c’è il capitolo dei parenti imbarazzanti. Per la sposa dovrebbero esserci soltanto i genitori: il fratellastro e la sorella, che hanno più volte attaccato Meghan in pubblico, saranno tenuti a debita distanza. Mentre Harry ha dovuto affrontare il caso Sarah Ferguson: a lui la zia, moglie divorziata del principe Andrea, sta pure simpatica, ma a Carlo e soprattutto a Filippo fa venire l’orticaria. C’è stato uno scontro tra Buckingham Palace e Kensington Palace ma pare che alla fine lo sposo l’abbia avuta vinta.