Libero, 10 febbraio 2018
Jean-Marie Le Pen escluso dal Fn, ma rimane presidente
«Rienne va plus» scrive il settimanale Le Point per raccontare il loro rapporto, ora veramente giunto al capolinea. La Corte d’Appello di Versailles ha confermato ieri l’esclusione di Jean-Marie Le Pen dal Front national, partito che ha fondato nel 1972, aggiungendo un nuovo capitolo alla telenovela che va avanti dall’estate 2015, quando sua figlia, Marine, decise di allontanarlo, nel quadro dell’operazione di dédiabolisation della formazione della destra identitaria. «Menhir», tuttavia, manterrà il suo ruolo di «presidente onorario», secondo quanto stabilito dalla sentenza. «Ho vinto tutti i miei processi contro il Fn di Marine Le Pen. Saluto la decisione della corte che, inequivocabilmente, non mantiene soltanto il mio titolo di presidente onorario, ma aumenta anche i danni e gli interessi che mi devono. Sono dispiaciuto di essere arrivato fin qui, di essere protagonista di questo genere di processi. Ma quando si verificano, sono contento di vincerli!», ha dichiarato il patriarca del Fn al Figaro.
L’inizio della fine del rapporto tra padre e figlia risale al giugno 2014, quando disse che di tutti gli intellettuali impegnati contro il Fn, tra cui il cantante francese Patrick Bruel, di confessione ebraica, bisognerebbe fare «un’infornata». «È un errore politico», attaccò Marine Le Pen, abbandonando il padre sotto una pioggia di accuse di antisemitismo. Nell’aprile del 2015, Jean-Marie reitera le sue dichiarazioni sulle camere a gas «dettaglio della storia», poi sul settimanale della destra maurrassiana Rivarol difende l’operato di Pétain. «È un suicidio politico», commenta la figlia. Nel maggio 2015, c’è la prima sospensione dal Fn e subito dopo il primo processo. Il 20 agosto 2015, Jean-Marie Le Pen viene escluso dal comitato esecutivo frontista. «Sono io il Front national», reagisce infuriato. Ma il 17 novembre 2016, il tribunale di Nanterre conferma la sua esclusione come membro del partito, autorizzandolo, tuttavia, a conservare il suo statuto di presidente onorario.
Manca un mese esatto al congresso del Fn, che si terrà a Lille e potrebbe sancire un cambiamento radicale per il partito. Marine vorrebbe infatti imporre un nuovo nome alla sua formazione, assieme alla cancellazione del ruolo di presidente onorario, anche se la base frontista non sembra totalmente convinta. Oltre ai sondaggi che la danno ai minimi storici dai tempi in cui ha preso le redini del Fn, e all’ex vicepresidente, Florian Philippot che continua a picchiare duro contro la sua vecchia casa politica, c’è un altro imprevisto che attende la leader del Fn a trenta giorni dal 16esimo congresso della storia del partito: la pubblicazione delle memorie di suo padre, fissata per il 1 ̊ marzo. Una data scelta da Jean-Marie Le Pen per infastidire i piani della figlia, e dire a tutti che nonostante i suoi 89 anni è ancora lì. «Chi mi impedirà di entrare al congresso?», ha dichiarato il fondatore del Fn a Rtl. «In quanto presidente onorario del Fn, non avrei forse il diritto di esserci?». Marine è avvertita.