Huffington Post, 12 febbraio 2018
Gli affari di Costacurta
L’addio al calcio del nuovo subcommissario della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Alessandro Costacurta, risale al 2007: da allora la rete di società da lui partecipate, che aveva cominciato a tessere già dagli anni Novanta, è diventata ancora più intricata. Cominciamo dai “favolosi” anni Novanta: vede la luce all’inizio del decennio la Dueci srl, di cui l’ex difensore del Milan oggi è praticamente unico proprietario (ha in mano il 99% delle quote azionarie) e che, come principale business – secondo quanto si legge nel registro delle imprese – opera nel settore immobiliare.
COSE BUONE PER ANTEPRIMA
FuoriCinema 2017 – 14 settembre, Alessandro Costacurta e Martina Colombari alla cena di gala – foto di Stefania M. D’Alessandro/Getty Images Chissà, forse perché nel 2016 (ultimi dati di bilancio disponibili) ha perso altri 10 mila euro, che vanno così ad aggiungersi al “rosso” di quasi 110 mila euro dell’anno precedente, la Dueci srl ha deciso di allargare i propri orizzonti e di lanciarsi in nuove attività. Ecco che così, come spiega lo stesso bilancio di esercizio, “sono state poste in essere diverse azioni volte ad incrementare l’attività aziendale ed il conseguente fatturato”, pari a zero nel 2016, “individuando, in particolare, nuove opportunità di business che produrranno i loro risultati già a partire dall’esercizio successivo a quello in commento”, cioè dal 2017.
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La Dueci srl di Billy Costacurta, nato nel 1966 a Jerago Con Orago (Varese), ha così deciso di lanciarsi nel business dello sfruttamento dei diritti di immagine degli sportivi. Lo svela lo stesso bilancio: “In data 4 marzo 2017 la società ha sottoscritto un contratto per lo sfruttamento dell’immagine con un ex atleta professionista di fama internazionale”, di cui però non viene svelato il nome, “in virtù del quale già nei primi mesi dell’ esercizio 2017 è stato realizzato uno spot pubblicitario per una nota casa automobilistica trasmesso dai maggiori network televisivi”. Quello dei diritti di immagine dei vip, a ben vedere, deve essere un business che offre interessanti opportunità, se si considera che di recente – come rivelato da Business Insider Italia – ci ha puntato anche l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.
L’addio al calcio del difensore del Milan Alessandro Costacurta, 19 maggio 2007 – foto di ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images A ogni modo, i numeri del 2016 della Dueci srl sono stati approvati il 15 giugno scorso dall’assemblea dei soci presieduta da Fabrizio Redaelli, docente di corporate finance e real estate alla Sda Bocconi che nel 2007, sul giornale dell’ateneo milanese Via Sarfatti 25 firmava, proprio insieme con Costacurta, un articolo sull’importanza del merchandising e degli sponsor per la crescita del fatturato delle squadre di calcio. L’assemblea, e quindi di fatto l’ex sportivo appena salito ai vertici della Figc al fianco del commissario straordinario Roberto Fabbricini, ha deciso di riportare a nuovo la perdita della società.
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Risale al 1997, invece, l’investimento dell’ex difensore del Milan e della Nazionale nella Ibiza srl, operante nel settore della ristorazione e oggi in liquidazione, poiché l’omonimo locale milanese di Corso Garibaldi, appunto di proprietà della società, non risulta essere più in attività. Nel 2016 – come si scopre tra le righe dell’ultimo bilancio disponibile – la Ibiza srl ha realizzato una perdita di poco più di 2 mila euro, che si confronta con il “rosso” di poco più di 11 mila euro dell’anno prima, a fronte di ricavi nulli. I numeri sono stati approvati lo scorso settembre presso lo studio di Fabrizio Redaelli dagli azionisti, che hanno contestualmente dato il loro benestare anche ai bilanci degli anni precedenti; a riguardo, va segnalato quello del 2013, che si è chiuso con una super perdita di 484 mila euro (mentre il 2014 è stato archiviato con un utile di poco più di 12 mila euro). Costacurta ha in mano una quota del 20,6% del capitale Ibiza srl, mentre l’azionista di maggioranza relativa è il liquidatore Pietro Valerio (22,6%) e gli altri soci sono Roby D’Onorio e Alberto Bernucci.
Martina Colombari e Alessandro Costacurta – dal profilo Instagram di Colombari Quella nella società Ibiza non è l’unica avventura imprenditoriale del settore della ristorazione. Nel 2008, l’anno successivo all’addio al pallone, l’ex calciatore diventa azionista con il 15% della Cocoà srl, proprietaria dell’omonimo locale di Forte dei Marmi inaugurato nel 2009, in presenza di Costacurta, della moglie Martina Colombari e di un nutrito parterre di vip, e poi chiuso nel 2017. La Cocoà srl, per questo motivo, è definita “inattiva” nel registro delle imprese.
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Nel 2017, poi, Costacurta, oggi commentatore di Sky e noto anche per la sua passione per la finanza e gli investimenti, acquista due piccole quote in due società: la Dvr-z srl (4,3%) e la Zuqiulegends srl (1,5 per cento). La prima, che a sua volta custodisce una partecipazione del 10% nella catena di ristoranti giapponesi Zushi (a conferma del debole del campione sportivo per il business della ristorazione) e della quale non è ancora disponibile un bilancio, è un veicolo italiano del gruppo di private equity Dvr capital, fondato dall’amico dell’ex calciatore, Carlo Daveri.
Martina Colombari e Alessandro Costacurta – dal profilo Instagram di Colombari Più piccola ancora, e come visto pari all’1,5%, è la partecipazione nella Zuqiulegends srl, il cui nome può essere tradotto in “leggende del calcio”. La società è una startup (anche in questo caso il bilancio non è consultabile) che punta a divenire la principale piattaforma per l’educazione calcistica nel mercato cinese, offrendo agli appassionati di tutte le età la possibilità di partecipare a sessioni di training virtuale tenute da star del calcio italiano ed internazionale (e chissà se lo stesso Costacurta sarà tra queste).
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L’ultima avventura imprenditoriale di Costacurta si chiama Abc srl ed è una società che – come si legge sul registro delle imprese – svolge attività di consulenza e di pianificazione aziendale. L’ex sportivo ne ha comprato il 28% il 22 gennaio del 2018, il che lascerebbe presupporre che sia appena nata (in effetti nemmeno in questo caso è disponibile il bilancio). Una cosa è certa: anche sul fronte degli investimenti l’ex campione della Nazionale sembra essere inarrestabile come lo era sul campo da calcio negli anni d’oro.